Coldiretti scrive al Ministro Speranza: “Subito tamponi ai lavoratori stranieri, o vendemmia a rischio”

Anche nelle campagne della provincia di Alessandria occorre da subito dare la possibilità alle aziende agricole di effettuare i tamponi ai lavoratori stranieri per salvare i raccolti e l’imminente vendemmia messi a rischio dalla chiusura delle frontiere per la pandemia. Ad affermarlo è Coldiretti che ha inviato una lettera al Ministro della Salute, Roberto Speranza, in riferimento alla proroga dello stato di emergenza.

La pur legittima ordinanza che dispone la quarantena per i cittadini che negli ultimi 14 giorni abbiano soggiornato in Romania e Bulgaria priva di fatto agricole le imprese del supporto degli oltre centomila stagionali agricoli che arrivano ogni anno dalla Romania, la comunità più presente nei campi italiani, e di circa diecimila bulgari, proprio nella fase più delicata della stagione, con l’attività di raccolta che è stata peraltro anticipata a causa del caldo.

“Ferma restando le necessità di non abbassare l’attuale livello di attenzione alla sicurezza sanitaria – affermano il Presidente e il Direttore Coldiretti Alessandria Mauro Bianco e Roberto Rampazzo – occorre trovare delle soluzioni alternative per evitare di compromettere i raccolti e in particolare la vendemmia che partirà con la fine di agosto con il Moscato ed i vini aromatici e terminerà a fine ottobre con i vini rossi corposi. In questo contesto, per favorire le campagne di raccolta sarebbe importante, oltre ai test e alla quarantena attiva, provvedere alla pubblicazione del nuovo decreto flussi ma procedere a una radicale semplificazione del voucher “agricolo” che possa ridurre la burocrazia e consentire anche a percettori di ammortizzatori sociali, studenti e pensionati italiani lo svolgimento dei lavori nelle campagne in un momento in cui tanti lavoratori sono in cassa integrazione e le fasce più deboli della popolazione sono in difficoltà”.

Intanto queste sono le ultime ore, salvo proroghe dell’ultimo minuto, per accedere agli aiuti per la “vendemmia verde” finanziata con risorse nazionali (scade domani, 31 luglio), finalizzata al contenimento volontario della produzione e miglioramento della qualità dei vini a denominazione di origine e a indicazione geografica. Il budget stanziato con la legge Rilancio è di 100 milioni e il contributo sarà determinato partendo dalle superfici tipologie di produzione che il viticoltore ha rivendicato nella dichiarazione di raccolta uva della campagna 2019/2020.