di Graziella Zaccone Languzzi
1) Un bel 10 all’avvocato Cesare Rossini, Presidente di Slala – Sistema Logistico del Nord Ovest Alessandria. Nominato Presidente della Fondazione Slala nel novembre 2017, l’avvocato Rossini si è rivelato una scelta vincente, perché oggi Slala, che più volte negli anni ha rischiato la chiusura, sta diventando un importante snodo per il futuro dello scalo ferroviario del capoluogo alessandrino, e di tutta la logistica del Nord-Ovest. Slala è infatti una vera e propria ‘cabina di regia’ che raggruppa Enti locali, operatori portuali e della logistica, e promuove lo sviluppo di progetti integrati, con un occhio di particolare riguardo per la provincia di Alessandria, vero retroporto naturale dei porti liguri. Diversi i tasselli operativi già attivati negli ultimi 3 anni di lavoro, e particolarmente rilevante per Alessandria la sfida per la riattivazione e il rilancio dello scalo ferroviario, che speriamo possa essere una leva di sviluppo per tutta la nostra provincia, e anche oltre.
Importante il rientro della Regione Piemonte in Slala con questa notizia:“Polo logistico di Alessandria: la Regione Piemonte rientra nella Fondazione Slala”. Mentre l’amministrazione Chiamparino decise di disimpegnarsi, e non considerava strategica nè Slala nè l’alessandrino, la giunta Cirio ribadisce la centralità della nostra provincia, e con il rientro in Slala ribadisce di credere ad Alessandria come
retroporto di Genova. Altro argomento interessante lo si legge in questo articolo: “Scuola, formazione e logistica: la Fondazione Slala estende l’attività anche ad Asti”. Professionalità specifiche che incontrano i ragazzi e le ragazze nelle scuole non solo dell’alessandrino, ma anche dell’astigiano, per stimolare la costruzione di una rete di ‘saperi’ legati alla logistica, in maniera da stimolare negli studenti l’attenzione su questo settore, invogliandoli a specializzarsi. Qualcuno ci aveva mai pensato prima? Scegliendo di puntare sull’avvocato Cesare Rossini Alessandria ha “battuto un bel colpo”.
Voto: 10
2) Il massimo voto anche al Dott. Guido Chichino, Direttore della Struttura delle Malattie Infettive e Biologia Chimica dell’Azienda Ospedaliera di Alessandria. Il Dott. Chichino è un altro dei nostri medici che durante la pandemia non ha perso tempo sotto i riflettori, si è reso quasi invisibile lavorato sodo e rischiando pure la salute. Il Covid ha “partorito” un intero esercito di sconosciuti (fino a ieri) di clinici, infettivologi, immunologi, virologi che hanno occupato per mesi tutti i canali di informazione, con divergenze di valutazioni tali da disorientarci. Al contrario il Dott. Chichino, nelle sue rare interviste, ha tenuto sempre un tono pacato e riflessivo, invitando a non abbassare la guardia per non vanificare tutti gli sforzi fatti. E’ molto importante che la nostra Azienda Ospedaliera intenda dare avvio alla linea di ricerca Covid-19, affidando il compito di referente clinico proprio al Dott. Chichino, a seguito della sua esperienza professionale pre Covid, ma anche di quanto fatto nei mesi scorsi, ‘sul campo’. Il nostro Ospedale è dotato dell’ Infrastruttura “Ricerca Formazione Innovazione”, diretta dal Dott. Antonio Maconi: “All’Azienda Ospedaliera una linea di ricerca dedicata”. Un’intervista dei giorni scorsi al Dott. Chichino utile per affrontare questo periodo di vacanze: “L’infettivologo Chichino: “Vacanze sì, ma con prudenza: ecco alcuni consigli”.
Nel frattempo perché i nostri ospedali siano dotati di respiratori sufficienti per qualsiasi emergenza Paolo Arrobbio, Presidente del Gruppo AMAG, ha consegnato tre ventilatori polmonari da trasporto all’Azienda Ospedaliera.
Voto: 10
3) Non contenti di quanto abbiamo sperimentato sulla nostra pelle nei mesi scorsi, a quanto pare abbiamo deciso di ‘importare’ il virus anche da fuori. In questo caso il brutto voto va al Governo nelle persone del Premier Conte, del Ministro degli Interni Lamorgese, del Ministro della Sanità Speranza. Grazie al coronavirus o Covid19 o SARS-CoV-2 o come cavolo si chiama, abbiamo trascorso mesi nella paura di essere infettati. Messi agli “arresti” domiciliari, abbiamo subìto un coprifuoco quasi militare e, per poter mettere il naso fuori casa, dovevamo esibire moduli e motivazioni credibili, pena
rimproveri, multe, minacce di arresti. C’è stato il ‘blocco’ negli acquisti di beni utili come vestiario, scarpe e altro, enormi danni all’economia del paese, disservizi organizzativi di Poste Italiane, banche, uffici pubblici, il timore di doversi recare ad un Pronto Soccorso per un problema sanitario non inerente al virus. Ora che, sempre con prudenza e attenzione, possiamo ritornare a vivere, respirare aria di libertà, tentare un ritorno alla vita normale per tutti e con tutte le dovute precauzioni, ecco che continuano copiosi sbarchi di clandestini dall’Africa, un continente con importanti focolai di oltre 500 mila casi di individui malati di coronavirus e altro ancora (non tutto ci viene raccontato), situazione denunciata da subito dall’OMS. Ondate di immigranti e le relative conseguenze dal punto di vista sanitario. Ma per il Governo PD 5Stelle è meglio tacere, minimizzare per non dispiacere agli amici degli amici, clero compreso. Inutile il tentativo del Ministro Speranza: poco coerente chiudere le frontiere con mezzo mondo e poi accettare questi arrivi di clandestini. Conte dichiara che non possiamo permetterci contagi dall’estero ma non fa nulla per evitarlo, forse gli farebbe comodo? Nel contempo aggiunge: “Siamo preparati e noi lo siamo (sic’) anche per eventuali nuove ondate con tranquillità, responsabilità, fiducia sulla possibilità di una seconda ondata per non vanificare i sacrifici fatti”. Ci ricorderemo di questa dichiarazione. Il coronavirus ha cambiato in peggio la vita del paese, siamo tutti meno liberi, più poveri, aziende in sofferenza, cassintegrati che non hanno ancora visto un centesimo, molti senza lavoro quindi a zero reddito, istruzione azzerata, un popolo spaventato, arrabbiato, e chi lavora deve tenere la mascherina dalle sei/otto ore. Le persone si sentono soffocare, lamentano male alla testa e problemi dermatologici al viso, ma il Governo manco se ne accorge e non si preoccupa dei rischi sopra esposti. Tante chiacchiere ma il Governo non intende assolutamente bloccare gli arrivi di persone irregolari, che anche se infette non rispetteranno le regole a noi italiani imposte. E’ dei giorni scorsi un nuovo regolamento comportamentale, 70 pagine di linee guida per la riapertura delle Attività Economiche, Produttive e Ricreative della Conferenza delle Regioni e delle province autonome del 14 luglio 2020 (Allegato1 – (20/127/CR7-a COVID19). Da quanto si legge, le imposizioni restrittive continuano e nell’autunno ci sarà la resa dei conti sanitaria ed economica. Auspico che stavolta chi ha sbagliato per supponenza e onnipotenza non la passi liscia, visto che i responsabili sono noti a tutti con nome, cognome e appartenenza partitica.
Voto: 2