Palazzo Rosso, cerimonia e targa per la conclusione dei lavori di riqualificazione

Con la cerimonia di scoprimento della targa collocata all’angolo tra piazza della Libertà e via San Giacomo della Vittoria, l’Amministrazione Comunale di Alessandria ha inteso formalmente celebrare la conclusione dei lavori di riqualificazione e restyling del Palazzo Comunale, delle sue facciate, sia esterne che interne (per quanto riguarda la porzione più antica dell’immobile) e dei suoi portici.

La targa reca infatti la seguente dicitura: “A conclusione dei lavori di riqualificazione del Palazzo Comunale e della sua facciata, nell’850° anniversario della fondazione della Città – luglio 2020” e riporta, oltre al consueto stemma e logo della Città, anche quello coniato per le celebrazioni dell’850° anniversario fondativo (1168-2018).

Nell’intervento del Sindaco Gianfranco Cuttica di Revigliasco, al momento dello scoprimento, vi è stato il preciso riferimento a questo anniversario che – nella propria declinazione di eventi, azioni e progetti – ha previsto anche l’esigenza di porre mano alla riqualificazione del Palazzo Comunale quale atto non solo dovuto, ma anche dal forte significato identitario per l’intera comunità alessandrina.

«Questo Palazzo – ha dichiarato il Sindaco di Alessandriaha una storia di pregio ed è senza dubbio uno degli elementi identitari forti del nostro essere e sentirci cittadini alessandrini.

Iniziato a costruire nel 1772 su disegno dell’architetto Giuseppe Caselli, con lavori condotti definitivamente a termine nel 1830 dall’architetto Leopoldo Valizzone, il nostro Palazzo Comunale aveva bisogno ormai di un’accurata opera di riqualificazione e la celebrazione dell’850° anniversario fondativo è stata l’occasione giusta per concretizzare questo importante obiettivo.

Sono dunque particolarmente soddisfatto per quello che si è realizzato e che lo scoprimento odierno della targa ha ufficialmente sancito, celebrando la restituzione alla sede comunale della dignità che merita.

Quello che stiamo vivendo è un anno particolare: un anno caratterizzato dall’emergenza pandemica, ma anche un anno che vorrei venisse considerato di sfide portate a termine.

Restituire alla comunità cittadina, dopo tanti decenni, una sede civica rinnovata mi sembra, sotto questa prospettiva, veramente un segnale di buon auspicio e un messaggio positivo per tutta la Città che gradualmente si sta rialzando dal lock-down.

Se l’attento restauro architettonico condotto da tecnici specialisti ha consentito di riportare la facciata al suo splendore originale, con tutte le parti lapidee (colonne, balaustre, capitelli…) restituite, a cominciare dallo scorso dicembre, al loro aspetto naturale con la rimozione della coltre depositata sulle superfici nel corso degli anni a seguito dell’inquinamento atmosferico, di pari importanza sono stati i lavori attuati per la stabilità del tetto: lavori che, tra l’altro, hanno consentito di portare alla luce una capriata lignea datata 1883 e, nel sottotetto, una serie di frammenti di vecchie tabelle in porcellana che erano utilizzate per l’indicazione dei numeri civici e delle vie, una delle quali fa menzione dell’ormai scomparsa “via dei Mercanti”. Infine, ultimo ma non per importanza, è doveroso citare, per un verso, il restauro compiuto sui serramenti storici e le parti in ferro (come ringhiere e parapetti) e, per altro verso, la serie di interventi di restauro negli spazi interni che hanno valorizzato, al piano nobile del Palazzo, gli interessanti quanto pregevoli affreschi del pittore Sassi.

Complessivamente, ritengo che Alessandria possa andare orgogliosa di quanto realizzato con questa opera di riqualificazione e, mentre sento di esprimere un sincero ringraziamento nei confronti anche di tutto il Personale Comunale che, a vario titolo, è stato coinvolto nelle procedure attuative del progetto (ricordando in modo particolare il prezioso ruolo svolto dal “nostro” geom. Paolo Masini, ora in quiescenza), non posso non sottolineare come il Palazzo Comunale ora sia ritornato ad essere un luogo bello, di alta valenza per le funzioni di rappresentanza e più che appropriato per ricevere non solo i cittadini, ma anche le delegazioni italiane ed estere in visita ad Alessandria, contribuendo in questo modo a rafforzare ulteriormente il prestigio istituzionale della nostra Città».

Presenti alla cerimonia mons. Guido Gallese, Vescovo di Alessandria, il sig. Prefetto di Alessandria Iginio Olita, il Presidente del Consiglio Comunale Emanuele Locci, diversi Consiglieri Comunali, il Vicesindaco Davide Buzzi Langhi e gli Assessori componenti la Giunta Comunale, il dr. Antonio Maconi in rappresentanza del Comitato Promotore “Alessandria 850”, il Segretario Generale Comunale dr.ssa Francesca Ganci e i Dirigenti Comunali che hanno in particolare operato per l’avvio e il positivo conseguimento della complessa azione di restyling, svolta sempre d’intesa con la Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio per le Province di Alessandria-Asti-Cuneo, dato il valore storico-architettonico del Palazzo.

Oltre a loro, erano presenti la prof.ssa Serena Quattrocolo, Direttore del Dipartimento DIGSPES dell’UPO, il Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliera di Alessandria dr. Giacomo Centini e diversi altri rappresentanti delle Istituzioni pubbliche e private cittadine che hanno voluto condividere la soddisfazione di fronte a quanto nelle scorse settimane ultimato.

Va infine citata la presenza dell’ing. Alberto Damiani, quale rappresentante della Damiani Costruzioni srl di Villanterio (PV) – l’azienda vincitrice del complessivo appalto (per un valore attorno agli 800mila euro) che ha riguardato non solo aspetti estetici, ma anche il rifacimento e la messa in stabilità del tetto del Palazzo – e di Andrea Casone, titolare (con il padre Roberto e i fratelli Fabio e Ilaria) della ditta CSN srl di Alessandria che, vantando particolare esperienza nel settore e forte di una squadra di quattordici persone, si è occupata specificamente del restyling delle facciate con tutte le attenzioni richieste dal caso.

Ciò che appare “visivamente” agli alessandrini quando osservano la facciata e i portici del Palazzo Comunale è infatti il risultato di un complesso lavoro preparatorio che ha preso avvio da un’accurata indagine stratigrafica sui colori originari delle facciate.

«Relativamente agli interventi cromatici, ho personalmente rimarcato l’opportunità di agire con la massima cura – ha ancora commentato il Sindaco Gianfranco Cuttica di Revigliascogià nella fase preliminare per poter individuare i colori originari del Palazzo e perché, d’intesa con la Soprintendenza, si prevedesse la loro “restituzione” agli occhi contemporanei attraverso l’azione svolta dalla ditta CSN della nostra Città, che ringrazio a nome della comunità per la professionalità e competenza dimostrate.

Più in generale, ritengo che quanto abbiamo complessivamente compiuto per il Palazzo Comunale – partendo nel 2018 con il reperimento dei fondi necessari e, dall’aprile dello scorso anno, con l’avvio formale della riqualificazione e restyling – rientri a pieno titolo nei doveri che un’Amministrazione ha nei confronti della propria comunità locale e delle generazioni future relativamente al recupero del proprio patrimonio culturale, storico-identitario, artistico e architettonico. Pensando specificamente a questo Palazzo, non solo dunque era importante “preservare”, ma anche attuare una convinta valorizzazione di questo luogo in cui si assumono le decisioni per l’amministrazione quotidiana della nostra Città».

 I lavori, oltre a quelli per il rifacimento e messa in sicurezza del tetto, hanno riguardato specificamente –da settembre 2019 a maggio 2020 (periodo caratterizzato dal lock-down pandemico a cui si è aggiunto almeno un mese di interruzione dei lavori a causa del maltempo, per un “netto” operativo di non oltre 6 mesi) – il restyling cromatico delle facciate e dei portici del Palazzo Comunale, lato piazza della Libertà. L’azione svolta da CSN srl si è articolata in un’iniziale stonacatura, seguita da intonacatura (con ciclo di intonaco “a calce”, più traspirante) e dalla pittura (eseguita con la tecnica della “velatura incrociata” e sempre usando materiale naturale e traspirante) che ha riguardato i lati “esterni” del Palazzo su piazza della Libertà, su via San Giacomo della Vittoria e su via Verdi e i lati “interni” della Corte (porzione più antica dell’immobile).

La scelta cromatica si è attestata su una armonica giustapposizione tra un rosso “antico” e un colore “tortora”, con gradazioni corrispondenti a quelle originarie impiegate sul Palazzo Comunale e con la valorizzazione bi-cromatica anche della contro-facciata principale, ossia il lato del Palazzo presente nella Corte interna, rivolto verso piazza della Libertà.

Da ultimo, va infine richiamato quanto, con il diretto coinvolgimento dell’Assessorato ai Lavori Pubblici guidato dall’Assessore Giovanni Barosini, è stato compiuto per avviare, tramite specifico contratto di appalto, il restauro (ove possibile) e la sostituzione dei serramenti sulle facciate di piazza della Libertà e di via San Giacomo della Vittoria che non potevano essere recuperati, ponendo la massima attenzione ad attuare interventi coerenti e armonici con l’insieme delle opere di riqualificazione.
Si sta inoltre lavorando per predisporre programmi e progetti per migliorare anche l’accessibilità e l’inclusività del Palazzo comunale in particolare sul fabbricato lato via Verdi, all’interno della Sala Consigliare. Al contempo, infine, anche il nuovo impianto di illuminazione a luce “indiretta” sotto i portici del Palazzo Comunale potrà certamente contribuire, non solo a implementare la sicurezza notturna, ma anche a far risaltare gli elementi voltati del portico appena restaurati.