La grandine che mercoledì sera si è abbattuta sul Piemonte non ha risparmiato la provincia di Alessandria, la zona dell’Acquese, in particolare Bistagno. Compromesse sino al 40% le produzioni, ha colpito in particolare i vigneti di Moscato, Barbera e Dolcetto che sono nella fase media di grappoli separati.
Un pazzo giugno segnato da eventi estremi tra violenti nubifragi, grandinate e bufere di vento, più del doppio rispetto allo stesso periodo dello scorso anno (+124%).
Il dato emerge da una elaborazione di Coldiretti su dati dell’European Severe Weather Database (ESWD) in riferimento all’ultima ondata di maltempo che ieri ha colpito nuovamente la provincia di Alessandria.
“Nubifragi, allagamenti, frane e grandine –afferma Mauro Bianco Presidente Coldiretti Alessandria – hanno provocato molti danni nelle città e nelle campagne. Si tratta dell’ultima spallata del clima impazzito in una maledetta coda di primavera che è iniziata con il gelo che ha compromesso le fioriture ed è proseguita con temperature molto al di sopra della media stagionale”.
Il risultato sono pesanti danni alle coltivazioni con la perdita in molte aziende di un intero anno di lavoro, conseguenza dei cambiamenti climatici dove l’eccezionalità degli eventi atmosferici è ormai la norma, con una tendenza alla tropicalizzazione che si manifesta con una più elevata frequenza di manifestazioni violente, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo, con sbalzi termici significativi che compromettono le coltivazioni nei campi che fanno registrare ingenti perdite della produzione agricola e danni alle strutture e alle infrastrutture nelle campagne
“La grandine è l’evento più temuto dagli agricoltori in questo momento perché i chicchi si abbattono sui vigneti, sulle verdure e sui frutteti e – aggiunge il Direttore Coldiretti Alessandria Roberto Rampazzo – spogliano le piante compromettendo i raccolti successivi, dopo un anno di lavoro. Nelle zone interessate dal maltempo sono particolarmente concentrate le coltivazioni di frutta, orticole e vigneti: in questo caso risulta fondamentale la protezione delle reti antigrandine che tuttavia non sono ancora sufficientemente diffuse”.
I tecnici Coldiretti sono impegnati nei luoghi dove si è abbattuta maggiormente l’ondata di maltempo al fine di realizzare una prima stima dei danni.