di Graziella Zaccone Languzzi
Nei mesi appena trascorsi sono stata sollecitata più volte da conoscenti a trattare l’argomento 5G perché se ne sa davvero poco, eppure nella nostra provincia in otto comuni saranno installate antenne 5G, e gli abitanti sono preoccupati per il rischio alla salute.
Del 5G non ne sapevo nulla all’inizio di questo strano 2020, ma il tema mi ha incuriosita, quindi mi sono fatta una cultura “casalinga” in merito, sempre scegliendo di documentarmi su siti qualificati, e ho scoperto la stessa situazione che abbiamo avuto modo di vivere durante la pandemia: super esperti in costante contraddizione l’un con l’altro.
Partiamo dall’Autorità per le Garanzie nelle Telecomunicazioni. 5G è roba che ci riguarderà tutti, e una volta presa visione del materiale informativo ci si ritrova spiazzati: non c’è un solo studio scientifico serio che dimostri se questa tecnologia sia innocua oppure no.
Quindi parliamo di un tema di grande importanza, spinoso e controverso.
Ecco allora cos’ è il 5G, a cosa serve, quali sono i vantaggi, i rischi per la salute non solo umana (trattandosi di campi elettromagnetici) e cosa dice la politica.
COS’ E’, A COSA SERVE, QUALI VANTAGGI
Tecnicamente il 5G è lo standard di quinta generazione per le connessioni internet e telefonia mobile, ed è la rete di nuova generazione che serve a garantire una velocità di connessione più elevata con prestazioni migliori rispetto all’attuale 4/LTE, quindi una quinta generazione che grazie alla sua tecnologia avanzata può permettere la connessione in simultanea di una grande quantità di dispositivi. La tecnologia del 5G è dovuta ad onde con frequenze più alte, fino a circa 300 GHz, rispetto alle frequenze ad ora in uso. Per una copertura completa come quella che abbiamo oggi con il 4G è necessario aggiungere altre antenne sul territorio nazionale. Come già accennato in funzione della sua velocità ci sarà la possibilità di poter connettere più apparati contemporaneamente, scaricare e caricare file in tempi brevissimi.
Per fare alcuni esempi pratici, oltre a una completa domotizzazione di case e uffici con televisori, condizionatori, elettrodomestici totalmente gestibili da un unico terminale come un tablet o il proprio telefonino anche a chilometri di distanza, potremmo arrivare ad avere confezioni che avvisano quando il prodotto sta per scadere, frigoriferi che avvisano quando un determinato alimento manca, Bimby connessi al frigorifero che possono consigliare le ricette possibili con quello che c’è in dispensa o in frigo, sveglie che cambiano dinamicamente orario di notifica a seconda del traffico nel tragitto o del ritardo dei mezzi che ci porterebbero a lavoro, macchinari da ginnastica connessi ai sensori di monitoraggio che possono configurarsi dinamicamente.
Sinceramente mi pare esagerato ed inumano.
Il coronavirus è stato utile per i “pro 5G”, durante la pandemia, grazie alla tecnologia internet si è dimostrato che può esistere una nuova forma di lavoro ‘di massa’ svolto tra le mura domestiche, lo stesso metodo è stato utilizzato nelle scuole. Per decreto ci stanno quasi convincendo che il lavoro agile e la didattica a distanza potrebbero funzionare pari a quella vera, giacchè a loro dire sarà impossibile tornare alla vita di prima …ma speriamo che si sbaglino!
CAMPI ELETTROMAGNETICI: QUALI RISCHI PER LA SALUTE?
Le polemiche e le proteste nei confronti di questa nuova tecnologia non mancano, perché si parla di elettrosmog e problemi connessi che ne deriverebbero. Focus spiega in modo semplice il 5G: “Arriverà il 5G: a che cosa serve?”.
Altri mensili di divulgazione scientifica come Scienze, Nexus, Le Scienze, Tuttoscienze trattano l’argomento. Ho trovato anche cosa ne pensa l’Istituto Superiore della Sanità, e a mio avviso vi è incertezza perché dichiara che i dati disponibili non fanno ipotizzare problemi per la salute, ma è importante che vi sia un attento monitoraggio dei livelli di esposizione, e che tale controllo prosegua con ricerche su possibili effetti a lungo termine. Quindi anche l’ISS aggiunge un punto interrogativo alle preoccupazioni.
Ci sono poi gli studi effettuati dal “Programma Nazionale di Tossicologia degli Stati Uniti” su eventuali effetti negativi da esposizione a onde elettromagnetiche, a cui aggiungo gli studi dell’Istituto Ramazzini. Ambedue hanno appurato un maggior impatto in disfunzioni cardiache e tumori rari nelle persone esposte. Altri esperti in possesso di una competenza scientifica e professionale specifica dichiarano che queste onde millimetriche indebolirebbero le difese immunitarie e non solo.
Al contrario di quanto viene dichiarato dai sopra citati, l’Icnirp – Commissione Internazionale per la Protezione dalle Radiazioni non Ionizzanti – (che detta le linee guida per la sicurezza alle esposizioni alle radiazioni) avrebbe pubblicato una nota con le conclusioni che essi non forniscono una base affidabile per la revisione delle linee guida esistenti sull’esposizione alla radiofrequenza, a causa di incongruenze e limitazioni che influenzano la validità dei loro risultati.
A chi dare ragione? Certamente gli effetti a lungo termine, soprattutto per microonde ad altissima frequenza come quelle del 5G, sono piuttosto sconosciuti, e l’uso così massivo del 5G può essere una specie di salto nel buio.
Interessante questo articolo: “Cos’è il 5G? Proviamo a capirlo, tra rischi reali e fake news”. e quest’altro: “Il 5G modifica il DNA”.
Utile anche questa lettura: “La Relazione: 5G, il verdetto del Copasir: “Valutare esclusione aziende cinesi”.
INTERPELLANZE E ORDINANZE CONTRO IL 5G E LA MANO LUNGA DI VITTORIO COLAO
Alleanza Italiana Stop 5G. In questo sito si leggono questi dati: 530 Comuni di Italia sono ufficialmente Stop 5G – 353 Sindaci hanno emanato ordinanze Stop 5G – 2 Regioni hanno approvato mozioni per la precauzione -1 Comunità Montana ha approvato mozione Stop 5G – Molte interrogazioni a Camera e Senato su 5G.
Altro riferimento utile del Senato: “Legislatura 18° Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-03627 – Pubblicato il 9 giugno 2020, nella seduta n. 226”.
Nonostante lo Stop di Comuni, di Sindaci nei vari territori del paese, nonostante dubbi di Regioni e Comunità Montane, nell’ interpellanza del Senato si legge: “Per l’attuazione del punto “27 – Sviluppo reti 5G”, il Piano Colao rappresenta un’imposizione per azzerare i 516 Comuni d’Italia “Stop 5G”, irradiando chiunque fino a 61 V/m. Queste sono le regole del 5G consegnate al Governo nel piano per la cosiddetta “fase 3”, la ripartenza post COVID-19 per un’Italia più forte, resiliente ed equa. Si tratta delle stesse richieste avanzate dalle compagnie telefoniche, recepite senza scrupolo dal Comitato di esperti in materia economica e sociale guidato dal 10 aprile 2020 dall’ex top manager di Vodafone Vittorio Colao.
Verrebbe in questo modo, disattesa qualsiasi tipo di civile opposizione e di moratoria territoriale adottata dai sindaci in difesa della salute dei loro concittadini, in attesa della riclassificazione della cancerogenesi delle radiofrequenze onde non ionizzanti annunciata con priorità entro il 2024 dall’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro.
Nel Piano viene richiesto al Governo di non considerare la legittimità costituzionale delle ordinanze urgenti e contingibili Stop 5G, di eliminare la consolidata giurisprudenza amministrativa in materia sanitaria che trova nel Sindaco la massima autorità garante della tutela della salute pubblica con la frase: “Escludere opponibilità locale se protocolli nazionali sono rispettati”.
L’interpellanza è molto dettagliata, io ho evidenziato la parte preoccupante: nessuno si era mai spinto fino a questo punto come ha fatto Colao, a prescindere se 5G sia innocuo o pericoloso. Questo comportamento a casa mia si chiama dittatura.
LE 8 ANTENNE 5G NELLA NOSTRA PROVINCIA
Ecco la Delibera dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni n. 231/18/CONS allo scopo di favorire la transizione verso la tecnologia 5G.
In Italia isole comprese le antenne 5G, saranno 120, di cui 30 in Piemonte e 8 nella provincia di Alessandria. I Comuni nella nostra provincia sono: Villaromagnano (672 abitanti) – Solonghello (228 abitanti) – Prasco (498 abitanti) – Pontestura ( 1.444 abitanti) – Ricaldone (650 abitanti) – Avolasca (262 abitanti) – Montemarzino (319 abitanti) – Gabiano (1.121 abitanti).
SORPRESA! DOPO IL 5G ARRIVERA’ IL 6G
Mentre ci prepariamo a ricevere il 5G si pensa già alla rete 6G. Gli esperti stanno già studiando come migliorare il 5G, e si sta studiando la rete 6G, in grado di gestire meglio tutti i nostri apparecchi. Quindi si deduce che il 5G sia già obsoleto, la notizia è fresca-fresca: “Il 6G sarà 8000 volte più veloce del 5G”.
IN CONCLUSIONE
La tecnologia di questo tipo ormai ci è necessaria soprattutto per la telefonia, e ci arrabbiamo se siamo in una zona ‘scoperta’. Di Internet che non ne possiamo fare più a meno, e non esiste un settore che ne possa prescindere. Trovo invece eccessiva la domotica casalinga: va bene l’antifurto ma il resto…Ma questa tecnologia è innocua o pericolosa? Non si sa e la mia domanda è: non sono in grado di assicurarcelo o non lo vogliono fare? Chiudo con una frase attribuita ad Einstein: “Temo il giorno in cui la tecnologia andrà oltre la nostra umanità: il mondo sarà popolato allora da una generazione di idioti”.