Per salvare i raccolti italiani e garantire le forniture alimentari arriva il via libera alla diffusione della vespa samurai, nemica naturale della cimice asiatica, l’insetto killer che ha provocato lo scorso anno la strage nei campi con 740 milioni di danni a pere, mele, pesche e nettarine, kiwi, ciliegi e piccoli frutti, albicocche, susine, nocciole, olive, soia, mais e ortaggi.
L’autorizzazione ad utilizzare la vespa samurai era arrivato durante la manifestazione #stopcimicekiller organizzata da Coldiretti a fine gennaio e oggi il Decreto autorizza le Regioni Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lombardia, Piemonte, Veneto, Provincia autonoma di Bolzano e Provincia autonoma di Trento, all’immissione in natura della specie Trissolcus japonicus (Vespa Samurai) quale agente di controllo biologico del fitofago Halyomorpha halys (Cimice Asiatica).
L’inizio della diffusione di centinaia di migliaia di esemplari della minuscola vespa è previsto nei prossimi giorni con l’obiettivo di fermare l’invasione della cimice asiatica che ha già iniziato ad attaccare i frutteti in un anno particolarmente difficile con l’addio ad un frutto su tre per il moltiplicarsi nel 2020 di eventi estremi, dal gelo alla siccità fino alla grandine.
“Un problema, quella della cimice asiatica, molto serio anche in provincia di Alessandria dove, nelle ultime due stagioni, ha colpito il territorio a macchia di leopardo devastando meli, peri, kiwi, ma anche peschi, ciliegi, albicocchi e piante da vivai con danni arrivati al 70% delle produzioni. – hanno affermato il Presidente e il Direttore Coldiretti Alessandria Mauro Bianco e Roberto Rampazzo –. L’insetto, infatti, ha trovato nel nostro territorio un ambiente favorevole alla sua diffusione e, in questi ultimi anni, si sono registrati danni ingenti su molte colture, tra cui anche il nocciolo”.
La “cimice marmorata asiatica” è particolarmente pericolosa per l’agricoltura perché prolifica con il deposito delle uova almeno due volte all`anno con 300-400 esemplari alla volta che con le punture rovinano i frutti rendendoli inutilizzabili e compromettendo seriamente parte del raccolto. Una vera emergenza per il nostro sistema produttivo perchè capace di colpire centinaia di specie coltivate e spontanee ed è particolarmente difficile ostacolarla perché è in grado di nutrirsi su oltre 300 specie diverse di vegetali e si muove molto per invadere sempre nuovi territori da saccheggiare ed è resistente anche ai trattamenti fitosanitari.
“Il via libera alla vespa samurai, un insetto antagonista delle dimensioni di poco più di un millimetro, apre dunque – aggiungono Bianco e Rampazzo – nuove prospettive anche se ci vorrà tempo prima di avere risultati. E’ per questo motivo che alla lotta biologica con la vespa samurai si deve affiancare il sostegno delle Istituzioni alle imprese, per indennizzare i danni della cimice nel periodo transitorio”.
Intanto, ricordiamo che il Ministero delle Politiche agricole con Decreto dell’8 aprile, pubblicato il 3 giugno in Gazzetta Ufficiale, ha riconosciuto il carattere di eccezionalità dei danni causati dalla cimice asiatica sul territorio piemontese nel 2019. La richiesta di riconoscimento era stata presentata dalla Regione Piemonte il 28 febbraio 2020.
Dalla data di pubblicazione del decreto sulla Gazzetta Ufficiale decorrono 45 giorni di tempo per presentare le domande di aiuto quindi entro il 18 luglio 2020.
Possono presentare domande le imprese agricole che hanno registrato danni superiori al 30% della produzione lorda vendibile dovuti alla cimice asiatica.