Un calo delle presenze dell’80% in agriturismo per il ponte del 2 giugno, prima occasione per fare una scampagnata nel verde, anche se solo in regione, dopo che il lockdown da coronavirus ha fatto saltare i tradizionali appuntamenti primaverili da Pasquetta al 1° maggio. E’ quanto stima la Coldiretti rispetto allo scorso anno sulla base delle prenotazioni indicate da Terranostra, in occasione del ponte della Festa della Repubblica.
“Una percentuale che rispecchia lo stato di difficoltà che sta attraversando il settore in provincia di Alessandria. Le oltre 60 strutture Terranostra Agriturismo di Campagna Amica del territorio provinciale sono pronte ad accogliere le persone in totale sicurezza, seguendo scrupolosamente il protocollo delle disposizioni anti contagio, pensando a soluzioni come l’agripicnic o l’agriaperitivo perché da noi le distanze si misura in ettari – hanno affermato il Presidente e il Direttore Coldiretti Alessandria Mauro Bianco e Roberto Rampazzo -. Il blocco degli spostamenti, ovviamente, fa sì che la ripresa turistica sia lenta quindi, se confermata dal 3 giugno, l’apertura agli sconfinamenti tra regioni potrà rappresentare una boccata d’ossigeno. Tuttavia, ad avere un peso importante è anche il crollo del turismo internazionale: il Piemonte, il Monferrato in particolare, è da sempre apprezzato dagli stranieri soprattutto provenienti da Germania, Benelux e Francia. Proprio l’agriturismo svolge un ruolo centrale per la vacanza Made in Italy nella Fase 2 perché contribuisce in modo determinante al turismo di prossimità per la riscoperta dei piccoli borghi e dei centri minori nelle nostre campagne”.
“Certo il lockdown ha pesato, e continua a farlo, fortemente sul nostro comparto –spiega Stefania Grandinetti Presidente Terranostra Piemonte e Terranostra Alessandria -. Per questo è necessario permettere la ripartenza, sempre in completa sicurezza, cercando di non tagliare fuori il nostro Paese dagli accordi per la circolazione turistica. Per una fuga dalla città o una vera e propria vacanza rigenerante dopo questi mesi, gli agriturismi giocano un ruolo fondamentale essendo anche le strutture che hanno maggiori spazi all’aperto utili a consentire il rispetto delle misure di precauzione anti contagio e offrendo alla clientela la cucina tipica del territorio, a volte rivisitata in chiave moderna, sempre attenta alla stagionalità ed ai principi della salubrità, genuinità e tracciabilità da gustare comodamente anche all’aperto. Proprio su questa scia alcuni agriturismi piemontesi hanno ideato l’agripicnic o l’agriaperitivo: un kit consegnato agli ospiti in una graziosa cassetta con diverse prelibatezze da mangiare sul prato o sotto il pergolato all’ombra. O ancora, per evitare di mettersi ai fornelli, c’è chi ha dato la possibilità di prenotare on line il menù da ritirare o da ricevere a casa con un kit che, oltre al cibo, contiene le istruzioni per assemblarlo, prepararlo e presentarlo in tavola nel migliore dei modi”.