Mercoledì mattina alle 10 si svolgerà un incontro in videoconferenza al quale parteciperanno le Organizzazioni sindacali e le RSU dell’ArcerolMittal, l’azienda ArcelorMittal, il Presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, l’Assessore regionale al Lavoro Elena Chiorino, il Sindaco di Novi Ligure e il Prefetto di Alessandria.
Alberto Pastorello, Segretario UILM Alessandria: “Si auspicava nella ripresa delle attività dopo il lockdown ed è arrivata questa doccia fredda da parte dell’azienda. A seguito del mancato accordo sulla richiesta dell’azienda di nuova Cigo, della poca chiarezza dimostrata sulle prospettive future, oltre all’assenza totale di un piano industriale mai esplicitato, abbiamo proclamato lo sciopero ad oltranza. Non è accettabile che in uno stabilimento come quello di Novi Ligure i lavoratori possano tornare a lavorare come fossero lavoratori a chiamata.
La situazione paradossale che si è creata in questi ultimi giorni rischia di aggravare una crisi sociale ed economica che, sul territorio alessandrino, comprometterà inevitabilmente in maniera definitiva la situazione di centinaia di lavoratori e delle rispettive famiglie. Come UILM, insieme a FIM, FIOM e alle Rsu Aziendali ArcerolMittal di Novi Ligure avevamo richiesto la convocazione urgente di un tavolo dopo aver appreso della richiesta da parte di ArcerolMittal di ulteriori cinque settimane di cassa integrazione per Covid19.
Questa misura vede coinvolti 666 lavoratori, già in cassa nelle precedenti settimane, e la decisione ha lasciato basiti vista la situazione economica già compromessa di questo periodo storico di emergenza Coronavirus e le motivazioni espresse dall’azienda.
Attendiamo finalmente, durante l’incontro di domani, chiarimenti da parte dell’azienda sul futuro dello stabilimento di Novi Ligure”.