“L’elaborazione dei dati di domenica 3 maggio forniti dalla Protezione Civile ci dicono che in Piemonte la crescita di Covid 19 continua a una velocità superiore alla media nazionale.
Rispetto a domenica scorsa, 26 aprile, infatti, i casi totali di Covid 19 sono stati 2.520 con un incremento del 10,1% rispetto al dato nazionale di 13.042 (+ 6,6%).
L’incidenza del Piemonte sull’aumento dei contagiati negli ultimi otto giorni è stato del 19,3%, quando nella regione abita il 7,2% del totale.
L’incidenza del Piemonte sui casi totali Italia è passata così dal 12,6% del 26 aprile al 13,0% del 3 maggio. L’ultima domenica di marzo, il 29, era l’8,4%.
La tesi secondo cui in Piemonte crescono i contagi perché finalmente si fanno più tamponi è soltanto parzialmente supportata dai dati perché negli ultimi otto giorni in Italia sono stati fatti 396.113 tamponi (+ 22,5%), di cui 37.066 in Piemonte (+ 27,4%).
Scendendo nell’analisi a livello provinciale dei contagiati totali, è Torino ad essere peggiorata di più con circa il 60,5% dei nuovi casi negli ultimi otto giorni, seguita da Alessandria con il 15,0%: in queste due province si è registrata il 75,5% della crescita del contagio nella regione, percentuale che sale all’82,7% se si considera anche Asti.
Alla data del 3 maggio, la mappa del contagio vede dunque al primo posto Torino con il 50,9%, sebbene essa sia ancora un punto percentuale inferiore al suo “peso” sul totale degli abitanti della regione.
Al secondo posto troviamo Alessandria con il 13,2%, con però un elevato differenziale rispetto al 9,7% sulla popolazione piemontese.
Terza è Cuneo, che ha rallentato la crescita, con il 9,4% (13,5 degli abitanti piemontesi).
Seguono Novara 8,8% (8,5%), Asti 6,0% (4,9%), Vercelli 4,2% (3,9%), Vco 3,9% (3,6%) e ultima Biella con il 3,6% (4,0%).
Negli ultimi otto giorni, accrescono il loro peso percentuale sul totale regionale dei casi totali di contagio le province di Torino (+ un punto percentuale), Alessandria e Asti, entrambe con + 0,2, mentre decrescono tutte le altre : Cuneo (-0,4), Vercelli e Biella (-0,3), Novara e Vco (-0,2).
“L’analisi dei dati ci restituisce, pur in quadro di diminuzione della crescita in valore assoluto importante sotto molti aspetti compreso quello dell’impatto sul sistema sanitario, un Piemonte che continua a correre più della media nazionale, con andamenti differenti tra le varie province.
È quindi fondamentale tenere alta la guardia e verificare con la massima attenzione e determinazione le ragioni della crescita in particolare a Torino, Alessandria e Asti”.
Lo scrive in una nota il capogruppo di Liberi e Uguali alla Camera, Federico Fornaro.