L’assessore Poggio sui ristoratori: “Take-away dal 4 maggio anche in Piemonte: un segnale positivo per ripartire”

La Giunta regionale del Piemonte, dopo un’ulteriore e attenta analisi e così recependo il dettato governativo, si allinea ad altre regioni italiane e rettifica la recente scelta di vietare il cibo d’asporto nella cosiddetta Fase 2 per la ripartenza.

Dal prossimo 4 maggio infatti, previa la firma nelle prossime ore dell’accordo con le relative associazioni di categoria, i pubblici esercizi, segnatamente i bar e i ristoranti, potranno riaprire, se pur in forma ancora parziale e ridotta e nel rispetto delle norme di prevenzione sanitaria e tutela della salute pubblica, e non dovranno rimanere chiusi fino al 1 giugno, data stabilita dal recente Decreto del presidente del Consiglio dei ministri (per la sola Città di Torino, alla luce della sua situazione sanitaria, la data dovrebbe slittare al 9 maggio).

“In questo momento quasi surreale – dichiara Vittoria Poggio, assessore al Commercio della Regione Piemonte – era quanto mai fondamentale e importante dare un segnale positivo e di ritorno a una certa normalità al mondo dei ristoratori piemontesi, i quali vivono sulla loro pelle gli effetti di una crisi senza precedenti. In questi giorni ci siamo incontrati più volte con le varie associazioni di categoria dei più diversi settori commerciali piemontesi e ho potuto ascoltare direttamente dalla loro voce le ansie, le forti preoccupazioni, gli stati d’animo che provano, ma ho anche prestato ascolto alla loro più pressante richiesta, ovvero quella di poter lavorare, di poter ripartire, riaprire i loro esercizi, le loro attività, di riprendersi la loro vita con il suo senso, non solo economico ma anche umano”.

“Sia chiaro – prosegue l’assessore Poggio –, so benissimo che questa è solo una piccola vittoria per noi tutti che siamo chiamati nel prossimo futuro a ben altri sforzi e fatiche, a ben altre sfide. Ma poter dare comunque un po’ di ossigeno a tanti operatori economici e lavoratori, che contribuiscono ogni giorno alla ricchezza e al benessere del nostro territorio e dell’Italia intera, per me e per la giunta regionale è motivo di grande soddisfazione. Voglio ribadire con forza che, nonostante le ovvie ed oggettive difficoltà o gli errori che si commettono inevitabilmente e sempre, viepiù in una fase emergenziale come quella che sta vivendo il mondo intero, nessuno sarà lasciato indietro o solo e che lavoreremo duramente per il bene del Piemonte”.