Sul territorio provinciale le persistenti condizioni di tempo secco, con temperature nettamente superiori alla media spesso accompagnate da vento forte, hanno indotto a deliberare l’attivazione della fase di “attenzione” per il rischio incendi mentre si fa sempre più concreto il grido di allarme siccità da parte degli agricoltori.
Caldo anomalo e mancanza di pioggia. Le semine stanno continuando senza sosta, la campagna non si è mai fermata nemmeno un giorno, anche in tempo di Coronavirus, ma adesso, senza pioggia, il rischio è di non veder crescere nulla: un danno economico che andrebbe ad aggiungersi ad una situazione già particolarmente difficile anche a causa della mancanza di manodopera.
Insomma, un vero e proprio SOS per le semine primaverili di granoturco, soia, girasole, barbabietole, riso e pomodoro nei terreni aridi per la mancanza dell’acqua necessaria alle coltivazioni per crescere.
“E’ allarme, infatti, per i terreni secchi seminati a cereali che rischiano di non far germogliare ed irrobustire a dovere le piantine – ha affermato il Presidente Coldiretti Alessandria Mauro Bianco –. Problemi per cereali e ortaggi: il clima pazzo non aiuta la programmazione colturale esponendo le piante a rischi che porterebbero alla conseguente perdita delle produzioni e del lavoro di mesi”.
“Non dimentichiamo che arriviamo da un maltempo prolungato nei mesi di ottobre e novembre che ha compromesso le tradizionali semine autunnali come quelle del frumento tenero, loietto, triticale, grano duro e colza – ha aggiunto il Direttore Coldiretti Alessandria Roberto Rampazzo –. Se da un lato infatti il bel tempo di queste settimane ha permesso agli agricoltori di procedere nelle lavorazioni in modo ottimale, non si può dire la stessa cosa per la germinazione dei semi, che può avvenire solo se in presenza di buona umidità. Per questo cresce la preoccupazione e in molti casi è stato necessario già intervenire con le irrigazioni di soccorso e quindi con ulteriore aumento dei costi”.
Non piove in modo significativo ormai da settimane ma per essere di sollievo la pioggia deve durare a lungo, cadere in maniera costante e non troppo intensa, mentre i forti temporali, soprattutto con precipitazioni violente provocano danni poiché i terreni non riescono ad assorbire l’acqua che cade violentemente e tende ad allontanarsi per scorrimento con gravi rischi per l’erosione del suolo.
“Di fronte alla tropicalizzazione del clima se vogliamo continuare a mantenere l’agricoltura di qualità, dobbiamo organizzarci per raccogliere l’acqua nei periodi più piovosi con interventi strutturali che non possono essere più rimandati”, hanno concluso Bianco e Rampazzo.