L’ultimo DPCM ha incluso tra le restrizioni anche due settori che l’agricoltura ritiene fondamentali e collaterali all’attività primaria: silvicoltura e manutenzione del verde. Cia Alessandria chiede la riapertura delle attività legate al taglio del bosco (codice Ateco 02) e della manutenzione del verde (codice Ateco 81.30), anche per poter svolgere le relative attività con le giuste tempistiche.
Spiega Cinzia Cottali, vicedirettore Cia Alessandria: “Le attività di silvicoltura sono comunque attività agricole e il blocco del taglio, o anche solo del recupero di quanto già preparato nel bosco, impedisce ai silvicoltori di realizzare entrate; inoltre sarà indispensabile avere una proroga della scadenza per il taglio, considerato che il fermo dura ormai da due settimane. Anche l’attività di manutenzione del verde non può più essere rimandata, sia per quanto riguarda gli appalti comunali sia per i risvolti di competenza dei cittadini, condomini o giardini privati che siano, perchè la vegetazione, complice il clima e l’andamento stagionale, sta prendendo vigore. È necessario procedere con le operazioni essenziali primaverili legate almeno allo sfalcio dell’erba – ci sarebbero complicazioni per lo sviluppo delle graminacee soprattutto per i soggetti che soffrono di allergie e l’erba alta è inoltre fattore di sviluppo di parassiti – e alle potature delle piante, in quanto andando avanti nel tempo, con il risveglio della vegetazione sarebbe poi troppo tardi per intervenire”.