L’emergenza-mascherine è comune ed ha colpito fin da subito anche Il Gabbiano, cooperativa sociale che gestisce tre case di riposo in provincia ( Frugarolo – Lu Cuccaro Monferrato e Sale) e una RSA in provincia di Genova (Busalla).
“Ordini inevasi, consegne promesse non prima di giugno, fornitori svuotati. Conseguentemente, già dal 4 marzo abbiamo attivato una produzione interna, nel laboratorio di lavanderia-sartoria della nostra RSA Pio Istituto Brizio Il Gabbiano di Sale. Con la direzione dell’animatrice tutto-fare Manuela, le operatrici della lavanderia, le OSS più brave a cucire si sono messe all’opera. Anche alcune ospiti della Residenza hanno dato con piacere un mano. Abbiamo prodotto decine di mascherine in tessuto per i nostri operatori, sul modello di quelle utilizzate per decenni negli ospedali, prima dell’avvento dei materiali sintetici. Sono utilizzabili per un turno e riutilizzabili, previo lavaggio e disinfezione in lavatrice professionale. Abbiamo anche introdotto la lavorazione a doppio strato, che permette di inserire ‘filtri’ monouso in TNT, carta da forno e altri materiali idonei. Tali dispositivi sono esclusivamente destinati agli operatori e, se del caso, agli utenti della cooperativa” informa il presidente, Corrado Parise.
Con l’avanzare dell’emergenza e delle difficoltà che produce, anche Il Gabbiano è andato in difficoltà poiché il fabbisogno di mascherine monouso è di circa 1.200/1.500 unità alla settimana.
“Il primo ordine utile è in arrivo, ci dicono, per il 28 marzo. Se arriverà, sarà di 1.000 mascherine chirurgiche, di cui non conosciamo ancora bene le caratteristiche. Comunque, basteranno per meno di sette giorni. Forse arriverà l’annunciata fornitura dal Servizio Sanitario Regionale/Protezione Civile, ma non ne sappiamo ancora nulla, né se né quando né eventualmente la quantità. Insomma, è necessario – in mancanza d’altro – che continuiamo a produrre mascherine in tessuto, adatte a dare la massima protezione possibile agli altri. Nelle nostre case di riposo la salute dei nostri ospiti è perfettamente sottocontrollo e deve rimanere tale. Non ci sono state alterazioni alla normalità, per quel che normalità significa avendo a che fare con una popolazione over 80 anni nel 90% degli ospiti. Per questo, saremmo molto grati se sarte/sarti e chiunque abbia una minima capacità sartoriale ci volesse dare una mano, dal proprio domicilio, per tagliare e cucire. Il lavoro non è complesso, il progetto ed il materiale sono forniti da noi” invita Parise fornendo i recapiti per offrire la disponibilità di aiuto che deve iniziare subito.
Chiunque volesse rendersi disponibile può contattare i seguenti recapiti:
013123240 ( sede Il Gabbiano)
dott.ssa Nadia Cacciola, direttrice Pio Istituto Brizio Il Gabbiano, 3939287722
Manuela Coghetto, animatrice, 3406301211