In questo momento di smarrimento, prendiamoci del tempo per un momento di autobiografia collettiva, per prenderci cura l’una dell’altra, per sentirci vicine anche se non fisicamente in piazza.
Alla Casa delle Donne era in corso il laboratorio di autobiografia prima che ci ritrovassimo in questo momento paralizzante, uno strumento utile non per autocelebrarsi, quanto per conoscersi e riconoscersi.
Diamo vita a un laboratorio autobiografico collettivo, parliamo delle nostre paure, delle nostre situazioni lavorative, delle ingiustizie che subiamo quotidianamente, dei nostri desideri, che sia in forma anonima o firmandosi, a seconda della sensibilità di chi scrive.
Inviateci le vostre storie, date sfogo alla vostra creatività con il mezzo espressivo che preferite: in forma grafica, attraverso un testo scritto, un meme, un collage, un audio etc.
Celebriamo l’espressione creativa come antidoto alla paura, politicizziamo il personale, le nostre paure, le nostre lotte e quelle che vorremmo fare ma per cui ancora dobbiamo organizzarci. Raccontiamoci, perché ci vogliamo libere e consapevoli.
Come partecipare?
Scrivi, componi, disegna, registra il tuo messaggio oppure scattati un selfie con il pañuelo o con qualcosa di fucsia o con un messaggio e invialo:
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Tutti i contributi verranno pubblicati sulla nostra pagina Facebook nelle giornate dell’8 e del 9 marzo.