Caldo anomalo e mancanza di pioggia. Le previsioni dei prossimi giorni indicano qualche rovescio temporalesco ma, se la situazione non dovesse cambiare in modo significativo, ci ritroveremo, a breve, anche in provincia di Alessandria, a fare i conti con il problema siccità nelle campagne e difficoltà per le coltivazioni.
E’ quanto emerge da un monitoraggio della Coldiretti sugli effetti dell’andamento climatico anomalo del 2020 che si classifica fino ad ora come l’anno più caldo di sempre sul pianeta facendo registrare una temperatura sulla superficie della terra e degli oceani, addirittura superiore di 1,14 gradi rispetto alla media del ventesimo secolo (dati di gennaio del National Climatic Data Centre – Noaa, che rileva i parametri dal 1880).
Sul territorio provinciale, infatti, le persistenti condizioni di tempo secco, con temperature nettamente superiori alla media spesso accompagnate da vento forte, hanno indotto a deliberare l’attivazione della fase di “attenzione” per il rischio incendi mentre, sui banchi degli Agrimercati, sono arrivate con oltre un mese di anticipo le primizie.
“Nonostante il momento di forte criticità causato dalla diffusione del Coronavirus non possiamo ignorare le ripercussioni causate dal caldo anomalo e dalla mancanza di pioggia. E’ allarme, infatti, per i terreni secchi seminati a cereali che rischiano di non far germogliare ed irrobustire a dovere le piantine che, in caso di repentino abbassamento delle temperature potrebbero gelare o essere spazzate via in caso di piogge violente. – ha affermato il Presidente Coldiretti Alessandria Mauro Bianco – Problemi per cereali e ortaggi: il clima pazzo non aiuta la programmazione colturale esponendo le piante a rischi che porterebbero alla conseguente perdita delle produzioni e del lavoro di un intero anno”.
A causa dell’andamento climatico avverso la produzione agricola si è ridotta dell’1,3% ma il calo sale al 2,4% per i prodotti vegetali con punte del -12% per il vino, particolarmente sensibile alle condizioni meteo.
“Percentuali che in provincia di Alessandria si sono tradotte con il 40% di semine non effettuate e raccolti tagliati a causa del maltempo prolungato dei mesi scorsi che ha compromesso le tradizionali semine autunnali come quelle del frumento tenero, loietto, triticale, grano duro e colza. – ha aggiunto il Direttore Coldiretti Alessandria Roberto Rampazzo – E, al danno delle mancate semine autunno vernine, si aggiunge quello di un esponenziale incremento delle varietà primaverili-estive, come mais, sorgo e girasole. Risultato: mercato saturo e dal punto di vista dell’azienda possibili problemi a livello organizzativo per mancata possibilità di rotazione colturale”.
Fioritura anticipata in tutte le zone del territorio provinciale per albicocco, susino e, prossimamente, pesco: conseguenza degli sbalzi di temperatura che nella notte scende a 0 ma di giorno arriva anche a 18 gradi.
Infine, le ripetute giornate di sole hanno risvegliato in anticipo di almeno un mese anche i 24.981 alveari presenti sul territorio alessandrino: il rischio è che ritorni di freddo possano far gelare i fiori e far morire parte delle api dopo una delle peggiori annate per la produzione di miele in provincia.