Anche quest’anno il Coordinamento Donne dello SPI CGIL provinciale ha lavorato in gennaio e febbraio, in vista della Giornata Internazionale della Donna, nell’organizzare iniziative pubbliche in tutti i territori per rilanciare alcuni dei temi su cui siamo concretamente e quotidianamente impegnate tutto l’anno. Ultimamente la situazione determinata dal diffondersi anche in Italia del nuovo coronavirus Covid-19 ci ha portato a decidere la sospensione di tutte le iniziative programmate nel corso del mese di marzo. Lo abbiamo fatto, sia pure a malincuore, non soltanto in osservanza delle indicazioni che vengono dalle autorità competenti, ma anche sulla base di una nostra autonoma valutazione della scala di priorità, che oggi non può non avere al primo posto l’attenzione per la salute individuale e collettiva.
È ovvio che, una volta superata questa fase particolarmente critica, molte delle iniziative esterne programmate verranno riprese, riorganizzate e riproposte.
Come è ovvio che, pur con tutte le precauzioni e le attenzioni necessarie, continuiamo la nostra attività nelle sedi dello SPI CGIL, aggiungendovi ora l’impegno a diffondere fra gli anziani, che a noi si rivolgono, le informazioni utili a proteggere le persone dai rischi di contagio.
Continuiamo le nostre battaglie contro le ingiustizie persistenti, per tutelare e per estendere i diritti a chi ancora non li vede riconosciuti, per migliorare la vita delle donne e degli uomini, per migliorare la società. Vogliamo una società liberata dalle violenze, un lavoro senza differenze e discriminazioni salariali e pensionistiche, una sanità capace di garantire salute a tutti i cittadini tenendo anche conto delle differenze di genere e di età.
In modo particolare, continuiamo la nostra raccolta di firme per una legge nazionale sulla non autosufficienza, attesa da tre milioni di persone non autosufficienti, in genere anziane, di cui si fanno totalmente carico le famiglie, e le donne in primo luogo. È una situazione sempre più insostenibile alla quale serve una risposta adeguata che può e deve venire da una legge nazionale.
Quindi noi ci siamo, vogliamo anche in questa fase difficile essere un sicuro punto di riferimento per tutti, in special modo per le anziane e gli anziani della provincia, attraverso la rete delle nostre sedi territoriali e l’impegno delle nostre volontarie e dei volontari dello SPI CGIL.
Luisa Folli, Responsabile provinciale del Coordinamento Donne dello SPI CGIL di Alessandria
Giancarla Guerci, della Segreteria provinciale dello SPI CGIL di Alessandria