Lega Giovani Acqui Terme: “Verde pubblico e incarichi diretti del comune quasi mai a professionisti locali: non sono ritenuti all’altezza?”

È innegabile che il recente incarico affidato dal Comune di Acqui Terme per la manutenzione e progettazione del verde pubblico abbia fatto molto scalpore in città. Non può essere diversamente dal momento che non più tardi di un paio di settimane fa è stata introdotta una “tassa di scopo” per recuperare fondi e fare fronte a interventi di somma urgenza per il ripristino di alcune strade colpite dal disastroso alluvione dello scorso novembre. Fermo restando che un po’ più di cura e manutenzione per alcune zone della nostra città è palese che serva, senza bisogno di scomodare chissà che studio milanese (alberi rimati a lungo pericolanti, piante in Via Alessandria ormai lasciate al proprio destino, …).

Improvvisamente i fondi per distribuire un incarico, con affidamento diretto, sono comparsi. Ci preme sottolineare proprio l’affidamento diretto, che per chiarezza vogliamo riportare di che cosa si intenda: secondo l’art. 32 comma 14 del D.lgs. 50/2016, si può procedere all’affidamento diretto, senza dover intraprendere gara di appalto, per incarichi di progettazione di importo inferiore a 40 mila euro.

Tale formula è abitualmente utilizzata da varie Amministrazioni e rientra nelle facoltà di una Giunta Comunale poterne usufruire, spesso per snellire le procedure e spesso in vista di incarichi di scarsa rilevanza per i quali sarebbe più complesso bandire la gara di appalto che procedere alla realizzazione degli interventi.

Per cui non ci sarebbe nulla di cui indignarsi se non fosse per il fatto che questo risulta essere un modo di procedere più volte contestato dall’attuale Giunta in riferimento al passato; in aggiunta leggendo i testi delle Determine compaiono interventi di tutto rispetto che meriterebbero maggiori attenzioni e un occhio di riguardo verso il mondo professionale Acquese.

Ricordiamo anche che alcuni esponenti della Giunta sostenevano in tono ironico che spesso gli incarichi venivano conferiti su affidamento diretto in virtù dell’urgenza e della scarsa rilevanza delle opere.

Quindi l’ideale cambio di procedura, quasi a voler marcare un cambio di organizzazione netto con il passato, non c’è stato.

Tornando al caso della manutenzione delle aree verdi, l’incarico è stato assegnato allo studio milanese (guarda caso…) Greencure – Landscape & Healing Gardens dell’Architetto Marilena Baggio, tramite delibera di Giunta per un importo di progettazione di 16 mila euro. L’Assessore Sasso commentando questo incarico evidenzia come “era necessario rivolgersi a professionisti”. Quindi ci sta dicendo in maniera piuttosto chiara che i professionisti acquesi non sono all’altezza? A noi sembra un clamoroso autogol, dato che la nostra città può annoverare studi specializzati in varie tematiche (professionisti che si occupano di topografia, perizie di stima, progettazione strutturali, progettazione architettonica, progettazione paesaggistica e del territorio, ecc; nonché la progettazione del verde pubblico).

A poco valgono le sporadiche richieste di offerta per incarichi di modesta entità che a volte vengono rivolte a Professionisti Acquesi quasi a voler distrarre l’attenzione dagli incarichi di ben più nota importanza che poi vengono affidati al di fuori dei confini cittadini.

Più volte l’Assessore Sasso ha fatto intendere la sua volontà di voler ridisegnare la città, come lo dimostra la collaborazione con l’Università di Genova, per la redazione di progetti realizzati per le aree ex Kaimano, Corso Bagni e delle Terme Militari tanto per portare degli esempi.

Evidentemente la Giunta pentastellata ha questo pensiero (cioè quello di ritenere i professionisti acquesi non all’altezza) e ne prendiamo atto oppure l’Assessore Sasso ha trovato terreno fertile per la sperimentazione urbanistica di cui parla sempre con fierezza. In effetti questa presa di posizione ci sembra piuttosto palese, basti pensare che da un rapido conteggio sono finiti incarichi con affidamento diretto per diverse decine di migliaia di euro nel savonese, quasi altrettanti nel milanese e altre cifre ancora sparse tra Torino e Bologna.

Ai professionisti acquesi rimangono le briciole.

 

LEGA GIOVANI ACQUI TERME