Passi avanti per l’etichettatura con l’indicazione dell’origine per i salumi.
Sull’etichetta dovrà essere indicato il “Paese di nascita: il “Paese di allevamento e il “Paese di macellazione: e “100% italiano” potrà essere utilizzato esclusivamente se la carne è proveniente da suini nati, allevati, macellati e trasformati in Italia. Altrimenti deve essere specificata l’origine Ue ed extra Ue.
“Si tratta di una vittoria della battaglia portata avanti dalla Coldiretti che da anni denuncia la poca chiarezza sulla provenienza dei salumi che spesso sono realizzati con materia prima di importazione, ma con carta di identità italiana. – ha affermato il Presidente Coldiretti Alessandria Mauro Bianco – Con il nuovo decreto il consumatore saprà con esattezza cosa porta a tavola. La ministra delle Politiche agricole, Teresa Bellanova, ha assicurato che porterà il provvedimento a Bruxelles e insisterà con la Commissione europea per avere una legge europea che obblighi all’indicazione dell’origine per tutti gli alimenti, perché così si garantisce il diritto di tutti i cittadini”.
L’obiettivo è rafforzare la filiera suinicola per garantire la trasparenza nella formazione dei prezzi nelle Cun, incentivare i contratti di filiera e promuovere il consumo delle carni suine informando il consumatore anche con il coinvolgimento della grande distribuzione.
“Un risultato che rientra nella panoramica dell’importanza degli accordi di filiera che Coldiretti ha saputo creare sul territorio, mostrando come si stia lavorando su diversi comparti ed intessendo relazioni con l’agroindustria locale disponibile a percorsi virtuosi. – ha aggiunto il Direttore Coldiretti Alessandria Roberto Rampazzo – Il fondo prevede, infatti, contributi per campagne di comunicazione e valorizzazione della filiera con particolare attenzione al prosciutto Dop, trasparenza nella determinazione dei prezzi con analisi dei dati di mercato e utilizzo di software avanzati ma anche per acquistare e installare macchine di valutazione automatica delle carcasse”.
Budget di 5 milioni e un importante risultato: su entrambi i decreti, etichettatura e ripartizione delle risorse del Fondo suinicolo nazionale, è stata raggiunta l’intesa alla Conferenza Stato-Regioni.
“Occorre accelerare e compiere tutti i passi necessari per la definitiva entrata in vigore del provvedimento se vogliamo che finalmente venga fatta chiarezza rispetto a una situazione che oggi vede prodotti con cosce di maiali provenienti dall’estero per tre prosciutti su quattro di quelli venduti in Italia, all’insaputa dei consumatori. L’etichettatura dei salumi è l’ultimo capitolo della storica battaglia per la trasparenza condotta dalla Coldiretti che, con la raccolta di milioni di firme, ha portato l’Italia all’avanguardia in Europa”, hanno concluso il presidente Bianco e il direttore Rampazzo.