L’Associazione politico culturale Arcipelago propone mercoledì alle ore 18 presso la sala Castellani della Camera di Commercio di Alessandria la presentazione del libro ‘La società signorile di massa’, del sociologo torinese Luca Ricolfi. La partecipazione è gratuita.
Carlo Viscardi, Presidente di Arcipelago, introduce così la serata:
Qualche anno fa a Torino con Massimo Cacciari e Luca Ricolfi cominciammo a porci due domande “Quale democrazia vogliamo?“, “Quale società Vogliamo?”
Oggi il lavoro del Prof. Ricolfi ci pone di fronte ad un quesito basilare ..”qual è il futuro di una società in cui molti consumano e pochi producono?” Ma soprattutto ci chiede se l’Italia è un caso unico o anticipa quanto accadrà su larga scala in Occidente.
Nella politica italiana le mutazioni sono avvenute sempre per conservare il potere.
Sin dal famoso passo de il Gattopardo ..”se vogliamo che tutto rimanga come è bisogna che tutto cambi”.
Quello che stiamo vivendo non sono più “cambiamenti lineari” , come dice in un suo lucido articolo su l’Espresso Marco Damilano ma un “cambiamento d’epoca”.
Un cambiamento d’epoca che trasforma il modo di vivere, di relazionarsi, di comunicare e di vivere la fede e la scienza ed il lavoro del Professor Ricolfi magistralmente lo “certifica” con i dati.
Anche Papa Francesco invitando la Chiesa ad andare oltre al tempo passato prende atto che un mondo è finito, che il mondo di ieri non c’è più e che è necessario avviare processi e non occupare spazi”.
Il cambiamento d’epoca richiede una mutazione di campo di gioco, agenda, comportamenti, rapporto con il potere, modo di esercitare la leadership.
Di fronte a questa esigenza vogliamo rifiutare una visione catastrofica del futuro. (piano inclinato .. ecc).
Andare oltre per cambiare e per vivere un “cambiamento d’epoca” e non per restare se stessi! Cambiare per una spinta di libertà e non per pura occupazione di spazio.
Andare oltre è una rigenerazione di quelle radici che non possono essere tranciate; significa rischiare qualcosa di se stessi per far nascere qualcosa di nuovo.
Per questo occorre, prima di tutto, dare risposta alle due domande sopra dette….”per dare un senso, un significato al nostro vivere insieme” ed i movimenti che oggi occupano le piazze attendono un’interpretazione nazionale che ancora non c’è.
Noi crediamo che La “rappresentanza” sia la chiave di volta del nostro impegno; crediamo ci debba essere spazio per la rappresentanza nella società digitale; ma questo non ciesime dal dover “rendere pubblici, controllabili e scalabili i nuovi mediatori”.
“La destrutturazione dello spazio politico” porta inevitabilmente al diritto privato. Non più soggetti collettivi, Partiti ma individui liberi siedono al tavolo delle trattative e stabiliscono accordi che soddisfano i contraenti”. Qualsiasi prospettiva strategica si contrae al tempo dell’utilità privata.
Tutto ciò richiede una riforma radicale se non vogliamo che alla crisi della Democrazia
rappresentativa nelle forme che finora abbiamo conosciuto si passi alla fine della
stessa Democrazia in un regime di contrattazioni tra poteri economici, finanziari, mediatici che di volta in volta assumono la figura di questa o quella “loggia”, questo o quel tecnico-manager.
Di questo vorremmo discutere con i nostri illustri ospiti che accompagneranno il Prof.
Ricolfi: il Prof Carluccio Bianchi Ecnomista, Fabio Martini Giornalista ed il Prof Andrea Mignone.