Si è svolta lunedì la prima giornata dedicata al Santo Patrono dell’Azienda Ospedaliera di Alessandria, Sant’Antonio abate, nel Salone di Rappresentanza dell’Ospedale, con l’iniziativa dedicata alle Medical Humanities.
Dopo i saluti istituzionali delle autorità, la lezione magistrale di Roberto Cotroneo che ha evidenziato il legame tra la cura e la cultura, partendo proprio dal significato delle parole stesse: “Cura intesa come principio estetico di ridare all’organismo l’efficacia perduta; cultura come capacità di capire e leggere la malattia, attraverso la semeiotica medica, principio strettamente collegato alla semiotica come ha evidenziato Umberto Eco”.
A seguire la tavola rotonda sulle Medical Humanities, con le relazioni di Roberta Lombardi, Professore ordinario di diritto amministrativo nell’Università del Piemonte Orientale, Patrizia Santinon Dirigente medico Psichiatria AO AL, Antonella Barbierato Coordinatrice Infermieristica Cardiologia AO AL, Alessandro Provera, Avvocato e professore Università Cattolica, don Stefano Tessaglia, Cappellano AO AL con la moderazione di Antonio Maconi, Responsabile Infrastruttura Ricerca Formazione Innovazione AO AL. Una sessione finalizzata ad illustrare le esperienze di Medical Humanities con una finalità unica e condivisa da tutti gli operatori: non siamo qui per il paziente ma con il paziente. Proprio loro sono i protagonisti del concorso “Racconto la mia cura” di Medicina Narrativa, presentato durante l’incontro, presieduto da Cotroneo e con una giuria composta da numerosi professionisti aziendali e non solo.
Giacomo Centini, DG Azienda Ospedaliera di Alessandria: “Ha inizio la settimana di Sant’Antonio, una festa per l’intera comunità che attraverso i numerosi appuntamenti toccherà i vasti e vari temi legati alla storia, al patrimonio artistico, alle attività di assistenza e ricerca dell’Ospedale, nonché al suo rapporto sinergico con la Città di Alessandria, testimoniato dalla collaborazione delle tante istituzioni presenti oggi”. Grande, infatti, la partecipazione dei cittadini che hanno voluto festeggiare insieme ai professionisti aziendali e agli studenti il Santo Patrono, nonché delle istituzioni: il vicesindaco di Alessandria Davide Buzzi Langhi, il sindaco di Casale Monferrato Federico Riboldi, il consigliere regionale Domenico Ravetti, il prorettore dell’Università del Piemonte Orientale (Upo) Roberto Barbato, il direttore del Disit dell’Upo Leonardo Marchese. Tutti hanno affermato il ruolo fondamentale dei professionisti dell’Azienda Ospedaliera al servizio della salute della comunità. In particolare, Buzzi Langhi ha ringraziato sia gli operatori che i volontari, sottolineando inoltre la collaborazione tra le istituzioni, che ha permesso di raggiungere l’obiettivo del Corso di Laurea di Medicina ad Alessandria e che ha consentito l’avvio del percorso Irccs, definito da Riboldi un progetto stimolante e di risposta alla tragedia dell’amianto, accanto alla consolidata collaborazione con l’Università. Concetto ribadito da Barbato, che ha ricordato come la sinergia sempre più forte tra Ospedale e Università sia finalizzata alla produzione di un positivo impatto sul territorio in termini di cultura e di cura, intesa come risposta ai bisogni dei pazienti.
Al termine dei lavori la visita alla mostra “Cura, Ambiente, Cultura: trasmissione del sapere nel fondo antico dell’Azienda Ospedaliera di Alessandria”, aperta fino al 24 gennaio nella Biblioteca Biomedica (dalle 8.30 alle 16.30).