Cesti enogastronomici, grandi e piccoli, trovano sempre di più spazio sotto l’albero in attesa di esser aperti per i tradizionali pranzi e cenoni di Natale. Tra i prodotti più gettonati quelli a filiera corta, prodotti tipici locali, cosiddetti a chilometro zero, dai salumi ai formaggi, dall’extravergine al vino, dal miele alle conserve, meglio se preparati direttamente nelle aziende agricole.
La tendenza è verso la personalizzazione con cesti fai da te a tema, da quelli solidali per aiutare le persone in difficoltà a quelli più lussuosi con specialità esclusive, da quelli salutistici a quelli autarchici, da quelli green a quelli no vegan.
“La migliore garanzia sull’originalità dei prodotti alimentari in vendita nei mercati è quella della presenza personale del produttore agricolo che – precisa il presidente Coldiretti Alessandria Mauro Bianco – può offrire informazioni dirette sul luogo di produzione e sui metodi utilizzati. Un fenomeno che è sostenuto dalla rete dei mercati degli agricoltori di Campagna Amica dove è possibile acquistare senza intermediazione direttamente dai produttori cibi locali a chilometri zero che non devono essere trasportati da migliaia di chilometri di distanza e garantiscono maggiore freschezza. Una garanzia di genuinità, convenienza e in molti casi anche l’opportunità di prepararsi o farsi preparare i tipici cesti natalizi con prodotti inimitabili caratteristici del territorio a chilometri zero”.
La rete di Campagna Amica diventa così punto di riferimento anche per acquistare le materie prime con cui realizzare i piatti della tradizione contadina.
Come i dolci, ad esempio, dal bonet, non solo tipico di queste feste, preparato con gli amaretti è un dolce al cucchiaio il cui nome significa in piemontese “cappello” ideale quindi per concludere il pasto, al tronchetto di Natale, preparato con il cioccolato, arrivato in Piemonte fin dalla Scandinavia passando per la Francia, secondo la leggenda la sua forma deriva dal fatto che durante le feste le famiglie mettevano sul fuoco un ceppo di legno più grosso del solito perché durasse tutta la notte di festa, e i crumbot, tipici biscotti della provincia di Alessandria, il cui nome significa “bambino di Natale” che riprende e riattualizza la tradizione della “busela”, la bambolina di pastafrolla che veniva sagomata o disegnata durante il periodo natalizio nelle famiglie contadine, una ricetta della tradizione in cui gli ingredienti semplici danno spazio al massimo sapore della farina del grano San Pastore.
“Il territorio della provincia di Alessandria ha antiche tradizioni culinarie che continuano a tramandarsi nelle famiglie e nei giorni di festa non manca il desiderio di riscoprire ricette di dolci tipici, seguendo anche i consigli dei nostri Agrichef che sanno armoniosamente innovare – afferma il direttore Coldiretti Alessandria Roberto Rampazzo -. Ai consumatori consigliamo di scegliere gli ingredienti badando alla loro provenienza e di valorizzare i prodotti locali acquistando il Made in Italy ed in Piemonte presso i produttori o nei mercati di Campagna Amica, presenti in modo capillare sul territorio anche in questi giorni che precedono il Natale con edizioni straordinarie proprio per venire incontro alle esigenze di chi deve cucinare o andare ancora a caccia di regali”.
In occasione del Natale apertura straordinaria del Mercato Coperto di Campagna Amica in via Guasco ad Alessandria nelle giornate del 23 e 24 dicembre: orario dalle 9 alle 13 e dalle 16 alle 19.