Ballando per la Salute: in Ospedale ad Alessandria attività fisica in forma di danza per recuperare dopo un tumore

Due disagi a confronto, e un Solone un po' ridicolo [Controvento] CorriereAlBallando per la Salute è una proposta dell’Associazione ISES all’Azienda Ospedaliera di Alessandria per promuovere l’attività fisica sotto forma di danza per le pazienti sopravvissute ai tumori femminili, ma senza precludere la partecipazione di donne che hanno avuto altri tipi di tumore.

Ballando per la Salute spiega Dolores Forgione dell’Associazione ISES – nasce da un’esperienza europea, il progetto DANCING WITH HEALTH (www.dancing-health.eu) coordinato dall’Università del Foro Italico (Roma) che ha visto coinvolte cinque nazioni con l’obiettivo implementare un protocollo che utilizza gli strumenti della danza per aiutare le donne a recuperare fiducia nel proprio corpo e in se stesse dopo aver combattuto un cancro. Due trainer d’eccezione hanno creduto in questo progetto, Carolyn Smith e Samuel Peron del programma TV “Ballando con le Stelle”. I risultati del progetto europeo sono stati molto positivi, in tutti i paesi partecipanti la risposta delle pazienti è stata elevatissima, dimostrando così la necessità di creare percorsi di cura complementari. Abbiamo voluto riproporre una versione alessandrina del progetto grazie ad un finanziamento della Chiesa Valdese e alla straordinaria disponibilità di Marcello, oltre che di Zonta club da subito partner del progetto”.

Nella nostra Città e quindi nella nostra Azienda Ospedaliera BALLANDO PER LA SALUTE viene riproposto da una serie di soggetti che credono fortemente nella donna e nel suo benessere psicofisico, in particolare grazie al finanziamento che l’Associazione Ises ha ottenuto dalla Chiesa Valdese e che consentirà di realizzarlo. Daniela Kozel, direttore sanitario dell’Azienda Ospedaliera: “Siamo lieti di accogliere questo progetto, che vede la danza come elemento di benessere per pazienti che hanno affrontato un percorso psicologicamente difficile. La danza, la musica, l’aggregazione e la condivisione di emozioni rappresenta senza alcun dubbio un elemento terapeutico. Ringraziamo pertanto l’Associazione Ises che ha messo a disposizione questo progetto con il supporto psicologico, la Chiesa Valdese che lo ha finanziato e le associazioni femminili che da sempre supportano la nostra Azienda e anche in questa occasioni ci sono vicine”

In veste di trainer il famoso ballerino Marcello Nuzio, maestro di ballo e notissimo al grande pubblico, che metterà a disposizione la sua competenza e la sua palestra, dove le donne si recheranno per le lezioni: “Sono nato ad Alessandria, qui vivo e questo progetto rappresenta una occasione per fare qualcosa di bello nella mia città. Ho avuto modo di ballare con Carolyn appena dopo la sua malattia e quando stava mettendo a punto il progetto europeo, quindi conosco bene il percorso delle donne che si trovano ad affrontare questo delicato periodo. Speriamo di poterle aiutare a ritrovare benessere con il movimento, attraverso esercizi semplici, ma finalizzati a riprendere consapevolezza del proprio corpo e della gestualità, attraverso uno specifico protocollo messo a punto da Carolyn stessa”.

Partner dell’iniziativa l’Associazione Bios – donne operate al seno e lo Zonta Club, realtà attente, sensibili e storicamente vicine all’Azienda Ospedaliera su questi tematiche.

Il monitoraggio e i colloqui delle pazienti sarà curato dall’Oncologia diretta da Gianmauro Numico, in particolare dalla dr.ssa Pamela Gugliemini, supportato dal Clinical Trial Center afferente all’Infrastruttura Ricerca Formazione e Innovazione dell’Azienda.

In particolare, le donne che potranno essere coinvolte, dovranno avere queste caratteristiche: età tra i 30 e i 65 anni, chemioterapia deve essersi conclusa da almeno 6 settimane al momento dell’inizio del percorso; nel caso in cui le pazienti siano state sottoposte ad interventi chirurgici saranno loro a decidere se partecipare oppure no al percorso.

Il percorso prevede l’erogazione di trentadue lezioni con due appuntamenti alla settimana di circa un’ora.