Ad Alessandria è arrivata la mini ruota panoramica a pochi passi dal monumento ai caduti. Un progetto innovativo, ma anche un piccolo neo. Lo affermano i consiglieri comunali Maurizio Sciaudone, presidente del gruppo Consiliare di Forza Italia, e Piero Castellano di Fratelli di Italia, che prima formulano una precisa riflessione e poi spiegano il perché.
«I militari, quando purtroppo è necessario, combattono e muoiono per la pace. Nessuno più dei soldati che hanno combattuto, conosce l’orrore della guerra e ama la pace. Molte donne e molti uomini, nel corso delle guerre che hanno funestato l’umanità, hanno combattuto per la pace compiendo gesta eroiche e pagando con la vita il prezzo di un dono, la libertà, del quale altri potessero godere. L’eroe – dicono Sciaudone e Castellano – è tale, non per se stesso, ma per gli altri e pertanto, è soprattutto un esempio. Le persone che sacrificano la loro vita per gli altri devono essere fonte di ispirazione per tutti, ma soprattutto per i giovani che, ricordandoli, accrescono la loro voglia e capacità di essere buoni cittadini. Il ricordo e la testimonianza si concretizzano nell’impegno, ognuno nel proprio quotidiano, a conservare la libertà che ci è stata donata. Per alimentare questa testimonianza di onore e rispetto affinché possa produrre i desiderati effetti di educazione civica si erigono i monumenti (dal latino “monumentum” derivato da “monere”, ricordare)».
Perché un neo «su un progetto che poteva essere considerato innovativo»? A pochi passi dal monumento ai caduti di corso Crimea, proprio di fronte, è stata disposta l’area spettacoli e giochi per bambini, con istallata anche la mini ruota panoramica nell’ambito del progetto “Natale ai Giardini”. «Il progetto – sottolineano i consiglieri comunali – ha connotazioni di innovazione allocando ai giardini pubblici le casette di Natale e la slitta con le renne luminose, ma, al di là che non sembra che questa iniziativa abbia allontanato molto dal posto i cattivi frequentatori, piazzare in quel sito l’area giochi e la ruota panoramica è da considerarsi un atto di maleducazione civica. Non è quella l’area da dedicare a questa attività. La decisione di farlo è irrispettosa, non soltanto verso i caduti, ma anche verso coloro che servono oggi la nazione e credono nei valori della patria e agiscono per rendere ogni giorno, onore ai caduti. Questa mancanza di riguardo è, purtroppo, divenuta una costante che vede una sempre più rara attenzione ai simboli. Fra questi, ad esempio, si possono indicare quelli presenti nel complesso di Cittadella o anche nella caserma Valfrè. monumenti, targhe e cippi che ricordano i caduti vengono lasciati in abbandono, oggetto dell’attenzione solo di vandali e teppisti. È appena il caso di ricordare che, fatta eccezione per il monumento ai caduti di Corso Crimea che ha visto un restauro importante durante la giunta comunale di Piercarlo Fabbio, i monumenti dei giardini pubblici (fra i quali quello di Andrea Vochieri) sono privi di manutenzione da decenni e non si può accettare che il refrain “non ci sono i soldi …” possa costituire un alibi».