Una “Giornata Scientifica” per parlare di ricerca, alta formazione e rapporto con i pazienti: un appuntamento importante quello che si è svolto oggi nel Salone di Rappresentanza dell’Azienda Ospedaliera di Alessandria, in collaborazione con l’Università del Piemonte Orientale.
Giacomo Centini, direttore generale dell’Azienda Ospedaliera ha salutato i presenti con parole di entusiasmo per i progetti di sinergia con l’Università e l’Asl Al: “Lieto di vedere una sala piena di interesse, registrare un anno ricco di attività, che in questa giornata trova la sintesi. Spingiamo in avanti il confine della conoscenza grazie alla collaborazione con l’Università e l’Asl Al e lavoriamo nell’ ottica della forte integrazione, che ci inorgoglisce e ci permette di crescere insieme per traguardi importanti nel percorso verso l’Irccs. Si tratterebbe del primo Irccs in Piemonte a carattere pubblico e primo in Italia per questo tema di patologie ambientali”.
A seguire l’intervento del direttore generale Asl Al Valter Galante: “Sono lieto di essere qui a rappresentare l’Azienda Sanitaria Locale, che lavora insieme all’Azienda Ospedaliera per il paziente. E le due realtà sono destinate a sostenersi in un reciproco lavoro che riguarda l’assistenza delle persone. Il percorso dell’Irccs rappresenta un risultato storico innovativo per il quale servirà un fronte organizzativo ampio per ottenere solidi risultati. Mettiamo insieme le energie”.
Dopo il saluto di Mauro Cappelletti, presidente dell’Ordine dei Medici, che ha ribadito quanto il Corso di Medicina ad Alessandria stia cambiano profondamente l’Ospedale e la Città tutta, ha tenuto la sua lezione magistrale sulla storia della formazione del medico il prof. Marco Krengli, presidente della Scuola di Medicina dell’Università del Piemonte Orientale, che ha evidenziato: “Un saluto agli studenti intervenuti ai quali ricordo che il primo dovere del medico è quello di chiedere perdono per non essere sempre adeguati alle aspettative”.
Sulla formazione è stata focalizzata l’attenzione da parte del prof. Krengli, della prof.ssa D’alfonso (coordinatore del Corso di Laurea di Medicina di Alessandria), di Giacomo Centini e Antonio Maconi: “Siamo di fronte ad una grande responsabilità per il nostro ospedale – ha ricordato Centini – che deve diventare centro di eccellenza per la formazione degli studenti: ecco perché il ruolo dei professionisti aziendali è fondamentale”. È stata la prof.ssa D’Alfonso a entrare nel vivo dell’organizzazione della presentazione delle attività di tirocinio: “Le attività didattiche professionalizzanti hanno la finalità di insegnare abilità gestuali e relazionali con i pazienti. I principi su cui si basa il tirocinio sono: aver visto fare, aver svolto insieme, aver svolto in simulazione, essere capaci di fare in modo autonomo. Il tirocinio finalizzato all’esame di stato dal 2018 è stato anticipato al periodo curriculare, per cui la figura del tutor diventa ancora più importante perché gli studenti devono imparare l’attività pratica e concludere questo percorso al sesto anno”.
È poi seguita la tavola rotonda sul microbiota, una delle linee di ricerca dell’Azienda Ospedaliera, coordinata da Andrea Rocchetti, direttore della Microbiologia: “Intendiamo rendere operativo lo sviluppo scientifico per questo tema intrigante che ci fa immaginare i batteri come entità complesse capaci di interagire con le nostre cellule, aspetto approfondito dal prof. Maurizio Sanguinetti del Policlinico Gemelli. Fondamentale è poi l’aspetto legato alle connessioni tra microbiota e ambiente, che ha un componente significativa nella alimentazione di cui ci ha parlato più nello specifico il ricercatore in Diritto dell’Unione Europea dell’Università del Piemonte Orientale Vito Rubino”. Non sapremmo però nulla del microbiota se non avessimo a disposizione le scienze omiche, capaci di fornire un’immagine istantanea di quali sono e cosa stanno facendo i microorganismi all’interno di un determinato sistema biologico, come ha ricordato Flavio Mignone, Professore Associato in Biologia Molecolare al Dipartimento di Scienze e Innovazione Tecnologica dell’Università del Piemonte Orientale. È stata poi ricordata l’esperienza del trapianto di microbiota intestinale eseguito nella primavera 2019 su bambina dalla Struttura di Chirurgia Pediatrica, come ha spiegato il direttore Alessio Pini Prato.
La parola è passata ai pazienti, ai quali è stato chiesto di portare il punto di vista in un’ottica di sempre maggiore collaborazione: la tavola rotonda, moderata dalla Dr.ssa Mariateresa Dacquino, Responsabile della Biblioteca Biomedica aziendale, ha visto dialogare Bruno Pesce e Giovanni Cappa di AFeVA, Giovanni Zingarini di Ail Alessandria, Vilma Valfrè di Parent Project, Patrizia Scardigno Associazione A.Mor.Hi e Mara Scagni di Cittadinanzattiva.
Al termine della mattinata, infine, gli studenti del primo anno del Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia hanno ricevuto la tessera della Biblioteca Biomedica e Centro Documentazione aziendale, come gesto simbolico di benvenuto e inclusione, ma anche un invito a sfruttare tutte le possibilità di studio, approfondimento e formazione che l’Azienda Ospedaliera ha da offrire, attraverso un supporto specializzato per la ricerca bibliografica.
Nel pomeriggio i lavori sono ripresi con la presentazione della rendicontazione scientifica annuale a cura di Marta Betti del Clinical Trial Center, la presentazione del progetto Sperimenta a cura di Noemi Virto e Marinella Bertolotti per diminuire i tempi di avvio delle sperimentazioni cliniche attraverso la metodologia lean; la presentazione delle unità di ricerca create per rafforzare la ricerca con Annalisa Roveta dell’Infrastruttura Ricerca Formazione e Innovazione; Tatiana Bolgeo ha descritto l’importante azione dedicata al supporto della ricerca per le professioni sanitarie; da ultimo Aldo Bellora e Daiana Campani hanno illustrato il progetto “Aging” realizzato insieme all’Università del Piemonte Orientale.
A chiudere i lavori Antonio Maconi: “Ringrazio tutti i presenti, i miei collaboratori dell’Infrastruttura: finalmente il percorso iniziato 10 anni fa comincia a prendere forma come abbiamo potuto vedere soprattutto al pomeriggio. È in atto una trasformazione profonda dell’Azienda che si potrà toccare con mano ancora di più l’anno prossimo con l’inizio delle attività di tutoraggio. Altro tema forte è il percorso per il riconoscimento Irccs che ci impegnerà molto: l’evoluzione delle unità di ricerca, l’integrazione con l’Asl e la sinergia sempre maggiore con l’Università. Vi do appuntamento a Sant’Antonio il 13 gennaio”.