Tutele Vigili del Fuoco: si metta mano al contratto di lavoro

Apprendiamo positivamente della nota del dipartimento dei vvf dei decreti di riconoscimento di vittime del dovere per i familiari dei vigili del fuoco morti ad Alessandria che il capo del corpo ha siglato e pubblicato in data 29/11/2019.

Tutto ciò grazie all’impatto mediatico che si è creato attorno al drammatico evento e di chi si è esposto mettendoci la faccia ricordando e richiamando ai propri doveri i massimi esponenti del governo e del ministero interno presenti al funerale delle vittime, Marco, Nino e Matteo.

Questo è un primo passo verso il riconoscimento a tutte le famiglie vittime del dovere per non creare vittime di serie A e di serie B in quanto la proposta di equiparazione alle vittime del terrorismo giace in parlamento in attesa che le mani delle pacche sulle spalle la firmino.

Per quanto riguarda le tutele dei vvf, come apparso in un articolo della Stampa, senza alcuna vena polemica ma per chiarezza soprattutto per chi legge certe dichiarazioni, sembrerebbe che i vvf siano iper tutelati e che le famiglie dei defunti e dei feriti, viste le somme riportate, potranno vivere da nababbi, addirittura si ingenera il dubbio sulla serietà dell’associazione che ha avviato la sottoscrizione della raccolta fondi creando perplessità a chi ha generosamente contribuito alle donazioni.

Addirittura il vice ministro dell’interno afferma che i risarcimenti ci sono ma viene smentito per quanto sopra (firma decreti) e forse non è a conoscenza, come altri, delle lungaggini burocratiche per cause di servizio e rimborsi spese mediche di chi è rimasto ferito e che deve anticipare tali somme a causa di un’assicurazione inadeguata al tipo di lavoro ad alto rischio dei Vigili del Fuoco e avere molte franchigie che obbligano l’infortunato a mettere mano al proprio portafoglio per le cure.

Dulcis in fundo se il pompiere infortunato non potrà più svolgere il suo lavoro non perde il posto di lavoro, ci mancherebbe altro, bensì transita a ruolo amministrativo che non è una vergogna ma di fatto si viene proiettati in un ambito lavorativo del quale si conosce ben poco e viene introiettato come una negatività quasi una elemosina oltre a perdere varie indennità economiche e pensionistiche.

Rimarchiamo l’importanza dei parametri INAIL che debbono essere assorbiti dal Corpo Nazionale. Gli stessi devono sovrapporsi ai già esistenti benefici (vittime del dovere, Opera Nazionale) i quali presentano grossi problemi di natura burocratica e di attribuzione.

Per i ‘pompieri’ i problemi sono seri. La lista delle vittime del dovere mantiene ancora fuori tanti Vigili del Fuoco, di fatto inabili al soccorso, ma obbligati al lavoro per incapacità del sistema di riconoscimento delle loro patologie.

Mesotelioma, malattie delle vie respiratorie, burnout sono ormai un dato crescente ma non riconosciute.
Questa mancanza di diritti deve essere colmata aprendo immediatamente il contratto di lavoro.

Per il Coordinamento Provinciale
USB VVF ALESSANDRIA
Giovanni Maccarino