UPO prima Università italiana per incremento di finanziamenti del Ministero

1,8 milioni di Euro e + 3,92% rispetto al 2018: a tanto corrisponde l’incremento del Fondo di Funzionamento Ordinario che l’Università del Piemonte Orientale riceverà dal Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca.

Il MIUR ha pubblicato ieri, 20 novembre 2019, il decreto di ripartizione del FFO per l’anno 2019. In una situazione di contrazione generale sono 22 le università, sommando atenei statali e non statali, che hanno visto aumentare la propria quota di FFO e l’UPO è quella che in assoluto ha ottenuto l’incremento percentuale maggiore, passando dai 46,7 milioni del 2018 ai 48,5 che percepirà per il corrente anno.

La performance dell’Ateneo deriva da una valutazione positiva in tutte le voci; hanno avuto un peso sostanziale i risultati nelle politiche di reclutamento; nell’autonomia responsabile; nella gestione del Fondo giovani, in particolar modo per la mobilità internazionale e per il tutoraggio; nella gestione del Costo Standard per studente, ovvero la capacità dell’Ateneo di incrementare il numero di studenti e la quantità di iscritti “in corso”, tenuto conto della tipologia di studi, delle dimensioni dell’ateneo e dei contesti economici, territoriali e infrastrutturali in cui opera l’università.

«Con grandissima soddisfazione — ha commentato il rettore Gian Carlo Avanzi — prendo atto che l’UPO consolida la sua posizione di ateneo virtuoso nel panorama italiano. Con l’assegnazione del FFO ministeriale alle Università, l’UPO ha ancora una volta raggiunto il vertice nazionale per incremento percentuale del fondo di finanziamento. Il record è dovuto soprattutto agli alti punteggi raggiunti negli indicatori di merito che hanno determinato un incremento sostanzioso della quota premiale del finanziamento, che si aggiunge a un incremento percentuale altrettanto sostanzioso delle risorse per l’assunzione di personale. Tutto ciò si tradurrà in maggiori servizi agli studenti, in investimenti per didattica e ricerca e in un ulteriore stimolo ai dipartimenti universitari per impiegare al meglio le risorse assegnate».