Novi Ligure: presto un consiglio comunale aperto sul futuro dello stabilimento ex Ilva e dei suoi lavoratori

Copia di Al via venerdì a Novi Ligure il Festival delle Conoscenze CorriereAl 1Si è aperto con un minuto di silenzio in ricordo dei tre Vigili del Fuoco che hanno perso la vita a Quargnento il Consiglio Comunale di Novi Ligure che si è tenuto lunedì sera.

La seduta è proseguita con le comunicazioni del Sindaco, Gian Paolo Cabella, relative al recente evento alluvionale che ha colpito la città. Al momento la stima dei danni di somma urgenza alle infrastrutture pubbliche ammonta a circa 379 mila euro, cifra che sale a 2.850.000 euro se si considerano gli interventi generali di ripristino. Tra le altre cose, il Sindaco ha informato l’Assemblea che verrà avviato al più presto un percorso amministrativo finalizzato a migliorare il Piano di protezione civile e la sua applicazione attraverso un rafforzamento della struttura e delle attrezzature a disposizione. Da approfondire anche i contenuti del PAI (Piano Assetto Idrogeologico). Infine sarà organizzato un incontro con i Comuni limitrofi per perfezionare un “patto di mutuo soccorso” (mezzi e personali), anche al di fuori del perimetro del COM. Sempre riguardo l’alluvione, il Consiglio Comunale ha ratificato all’unanimità l’undicesima variazione di Bilancio relativa allo stanziamento di 50.000 euro per far fronte alle prime spese di somma urgenza.

Con 11 voti favorevoli (i gruppi di maggioranza) e 6 contrari (i gruppi di opposizione) è stata approvato l’aggiornamento del Documento Unico di Programmazione 2019/20121 con alcune modifiche che recepiscono l’attuale programma amministrativo.

Approvata anche la dodicesima variazione di Bilancio con 11 voti favorevoli, 5 contrari (Democratici per Novi) e l’astensione della Consigliera Lucia Zippo del Movimento 5 Stelle. Oltre ad alcuni aggiustamenti nei capitoli di spese ed entrate correnti, spicca la previsione di contributi regionali per circa 9 milioni euro destinati a interventi per adeguamento sismico, messa in sicurezza ed efficientamento energetico delle scuole Rodari, Pascoli, Boccardo e Zucca.

I due argomenti che hanno caratterizzato gran parte della seduta sono stati quelli relativi al Terzo Valico ferroviario e alla situazione dell’ex Ilva.

Al termine di un’articolata discussione che ha visto contrapporsi due visioni della città diametralmente opposte, il Consiglio ha approvato una risoluzione proposta dall’Amministrazione comunale che consiste, in estrema sintesi, nel presentare a Rfi (Rete ferroviaria italiana) la richiesta di realizzare un tracciato aggiuntivo, vale a dire un passante ferroviario esterno di alleggerimento al fine di limitare la frequenza dei passaggi dei convogli ferroviari sulla linea all’interno della città. Il testo ha ottenuto 10 voti favorevoli da parte della maggioranza, un’astensione (il Consigliere Oscar Poletto) e 5 voti contrari (Democratici per Novi).

Con 15 voti contrari e uno favorevole è stato respinto l’emendamento proposto dal Consigliere Poletto che prevedeva invece la riproposizione dello shunt per evitare il transito dei convogli ferroviari in centro città.

Infine, con 11 voti contrari e 5 favorevoli è stata respinta anche la mozione dei Democratici per Novi che chiedeva sostanzialmente di ribadire la precedente posizione assunta dal Comune, favorevole all’eliminazione dello shunt, e di attivarsi per sostenere nelle sedi opportune i progetti di rilancio dello scalo merci di S. Bovo. Alla discussione non ha partecipato la Capogruppo del Movimento 5 Stelle, Lucia Zippo, uscita dall’aula per esprimere la totale contrarietà alla realizzazione dell’opera.

Infine, l’intero Consiglio Comunale ha espresso forte preoccupazione per la delicatissima situazione degli stabilimenti ex Ilva a seguito della decisione dei vertici aziendali del Gruppo Arcelor Mittal di recedere dal contratto di acquisizione della fabbrica. Nell’ordine del giorno, approvato all’unanimità, l’eventuale chiusura degli otto siti produttivi in Italia (Taranto, Genova, Novi Ligure, Milano, Racconigi, Paderno Dugnano, Legnaro, Marghera) viene definita come una vera e propria “bomba sociale”. Il Consiglio, quindi, auspica una rapida risoluzione della vicenda che garantisca il rispetto degli impegni assunti dal gruppo Arcelor Mittal e in particolare gli attuali livelli occupazionali, la tutela dell’ambiente e della salute.

Il Consiglio, inoltre, impegna il Sindaco e la Giunta Comunale ad adoperarsi presso il Governo per favorire una rapida e positiva soluzione della vertenza e a partecipare attivamente a tutti i tavoli di confronto promossi a livello istituzionale. Si è deciso, poi, di adottare tutte le iniziative necessarie per scongiurare qualsiasi ipotesi di chiusura dello stabilimento di Novi Ligure garantendo il rispetto dei diritti dei lavoratori e la tutela ambientale, nonché di convocare in tempi rapidi un Consiglio Comunale aperto sulla questione.