La Pro Loco di Novi organizza come ormai da qualche anno la festa di Halloween per le vie di Novi, ma quest’anno nei palazzi del centro storico e non più nel parco Castello reso inagibile dalla alluvione del 21 ottobre.
Ad aprire le danze ci ha pensato il teatro interattivo di “Non aprite quella stanza” realizzato dalla compagnia Akeron Teatro che ha fatto sabato il tutto esaurito con un vero successo dell’experience nel magnifico Palazzo Durazzo, che i grandi ritroveranno in programma il 31.
Ma Halloween è soprattutto la festa “Dolcetto o scherzetto” dei bambini e dei ragazzi che si svolgerà giovedì 31 ottobre e si ribadirà venerdi 1 novembre partendo dall’androne di Palazzo Dellepiane per spostarsi nella Biblioteca Comunale e a Palazzo Durazzo.
Grazie agli studenti del Ciampini che coordinati dalle prof. Patri e Corbetta, al corpo di ballo del Centro Danza di Roberta Borello, all’associazione Tuttingioco, ad Akeron Teatro e naturalmente ai volontari della Pro Loco infatti prenderanno vita gli incubi più famosi della fantasia.
La famiglia Addams, come la regina di cuori di Alice, il Lupo mannaro come il pagliaccio It e Shining coinvolgeranno grandi e piccini in avventure di diverso livello di paura divertente.
Naturalmente ci saranno dolci e giochi e la sfilata dove tutti i mascherati potranno partecipare.
La festa si svolge tra le 15 e le 19.30 e le attrazioni richiedono un contributo che va dai 2 ai 4 euro per coprire i costi dell’associazione che ha subito, con la chiusura del Parco Castello causata dall’ordinanza post alluvione, un duro colpo.
La manifestazione ha il sostegno del Comune di Novi con il patrocinio e della Biblioteca Comunale che lo ha inserito nel programma Nati per leggere ed il contributo di De Petro Carta per gli addobbi e Digital Replay per i giochi.
“Siamo stati nel dubbio” ha dichiarato il presidente della Pro Loco di Novi Marco Barbagelata “di annullare la festa, perché oltre alla chiusura del parco la chiusura delle scuole ha boicottato le prove dei ragazzi e la promozione, ma pur perdendo il convegno per le scuole abbiamo pensato che proprio dopo i momenti difficili la festa soprattutto per i piccoli era necessaria per ritrovare il sorriso e i partecipanti ci concederanno qualche sbavatura”.