di Jimmy Barco
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Dal punto di vista della preparazione della partita in settimana, dell’approccio alla gara e della continuità della tensione emotiva l’ottavo turno di campionato che andiamo a commentare ritengo sia il più difficile fra quelli vissuti fin qui dalla truppa mandrogna in questo inizio di stagione. E pensare che i toscani del Pontedera non rappresentano certo, per storia o in virtù della piazza che rappresentano, la figura tipica dell’avversario di cartello. Questo club però, gestito in maniera super professionale e con l’occhio rivolto al futuro da tante stagioni, nuota in questa categoria come il pesce nell’acqua.
Una formazione che i Grigi hanno incrociato tante volte sulla loro strada e poche di queste possiamo liquidarle come appuntamenti banali. Dopo aver rinunciato la stagione passata al loro mister storico Indiani i toscani hanno individuato nel suo secondo Maraia il nuovo Mister il quale, dopo aver pagato lo scotto del noviziato alle prime uscite, ha dimostrato di poter reggere con tranquillità il ruolo ed è stato confermato in panchina anche per questa stagione agonistica.
I granata in classifica occupano oggi il sesto posto grazie ai 12 punti sin qui conquistati mentre l’Alessandria è collocata nel secondo gradino del podio con 17 punti e il prossimo turno affronterà sempre al Mocca il Como con l’intermezzo infrasettimanale di Coppa mercoledi a Novara. Per il Pontedera invece aria di derby la prossima settimana quando riceverà in casa la Pistoiese. Da notare che i Grigi, insieme al Padova, sono quelli che, fra tutte le sessanta squadre di C, hanno fatto meglio di tutti gli altri nel mese di settembre.
Nota di colore: l’ex mister mandrogno D’Agostino (quello delle 10 occasioni da gol costruite a partita con il portiere avversario che non faceva una parata…), fino a pochi giorni fa ancora a libro paga di Di Masi, nonostante i danni procurati la stagione scorsa sulla panchina ora di Scazzola, ritorna in pista, probabilmente grazie a un “tutor” davvero influente, e va ad occupare la panchina del Lecco. E sapete chi dovrebbe ringraziare ancora una volta il super tatuato mister siciliano? Ma l’Alessandria, naturalmente! I Grigi domenica scorsa, vincendo in riva al lago, hanno di fatto “esonerato” Gaburro e il DS lombardo ( ma che strano…). E adesso pensiamo alla partita che sta per cominciare.
Pontedera, squadra giovane ma dotata anche di alcuni collaudati giocatori di categoria e, in ruoli pesanti, giocatori in cerca di rilancio (vedi la punta De Cenco ). I Grigi, squadra costruita per bene, mix di giovani e nomi che sono una garanzia in C, e che finalmente hanno deciso di affidarsi ad un allenatore in panchina …
Le squadre. 3-5-2 per entrambe le formazioni. Il Pontedera conferma le scelte previste alla vigilia mentre Scazzola opta per Castellano mezzala destra con Chiarello, eroe di Lecco a fare il paio sul settore mediano mancino; confermato Sciacca terzo centrale rileva difensivo di destra, Dossena rileva Cosenza al centro della difesa e riparte dalla panchina Casarini, out da due settimane.
Primo tempo. Partiti. Al 13’ scappa il pallone in area mandrogna ma Dossena spazza con destrezza in angolo. Al 20’ schema mandrogno su calcio piazzato dalla tre quarti: Arrighini in area girata al volo da urlo, la palla si stampa sull’interno del secondo palo e ritorno sul terreno di gioco con il portiere ospite tagliato fuori. Peccato, perché il Pontedera, che fin qui ha tenuto il campo al meglio, può essere sovrastato soprattutto attraverso colpi di classe dei singoli. Passato lo spavento i toscani, oggi in maglia bianca, dimostrano la loro disponibilità a manovrare la palla rasoterra.
I Grigi intanto, siamo alla mezzora, faticano a trovare il settore di campo nel quale attuare densità e affrontare i portatori di palla di Maraia. Bisogna ammettere che il Pontedera, non appena entra in possesso palla, adotta soluzioni sempre diverse e interessanti per costruire trame di gioco offensive.
Al 34’ Semprini in area mandrogna trova il pallonetto felpato, la palla colpisce la base del palo opposto ed esce sul fondo. Dopo questo episodio i Grigi aumentano la pressione e si presentano, prima del riposo, tre volte alla conclusione ma senza cavare il classico ragno dal buco. e poi tutti negli spogliatoi. Un primo tempo ben giocato, tatticamente interessante con le squadre che si sono confrontate attente ma senza timori di sorta. Per il novantesimo compleanno del buon vecchio Mocca che ricorre proprio oggi finora una bella partita ma speriamo che la ripresa riservi piacevoli sorprese per il pubblico mandrogno.
Secondo tempo – Occasioni che fioccano in apertura: Eusepi e Arrighini in sequenza poi al 51’ De Cenco chiama alla paratona un fantastico Valentini. Da lì fino all’ora di gioco forcing interessante dei Grigi che obbliga gli ospiti a subire e faticare come negri a uscire dalla propria tre quarti.
Al 70’, nel momento migliore dei padroni di casa … passa il Pontedera con una zuccata dell’ex Luca Piana il quale raccoglie un cross dalla tre quarti e la palla scavalca l’incolpevole Valentini (0–1). Nella fattispecie, viste le caratteristiche del cross e il colpo di testa finale, non penso che la difesa mandrogna possa essere assolta. Al 77’ stesso cross che arriva con la neve, la palla rimbalza colpevolmente nell’area piccola mandrogna e, tocca tu che tocco io, De Cenco insacca da due metri (0-2).
Alessandria in attacco che mette alle corde i ragazzi di Maraia (occasioni vere 82’ e 86’) ma la diga regge. E i toscani partono per casina loro con tre punti in saccoccia e un po’ di autostima in più mentre il Mocca si aspettava una torta un po’ più dolc