di Jimmy Barco
www.lacantera.club
Da Grosseto – Seconda trasferta consecutiva dei Grigi i quali, dopo la sonante vittoria di Olbia, oggi sono a giocarsi la partita, quinta di campionato, a Grosseto contro la neopromossa Pianese che qui ha deciso di giocare l’attuale stagione agonistica non potendo utilizzare il suo campo storico a Piancastagnaio, non a norma per la Serie C.
Storia singolare per questo Club che nasce nel 1930 ma per svolgere attività amatoriale. Si iscrive alla Terza Categoria solo nel 1970 e, tra alterne vicende, scala i campionati provinciali, regionali e nazionali fino alla conquista del professionismo ottenuta nella scorsa stagione, al terzo tentativo in Serie D. Il Presidente della Società dal 2009 è Maurizio Sani, titolare di un’importante azienda a carattere familiare, la Stasi Cucine (220 dipendenti e un fatturato di 120.000.000 euro). Il mister del club senese è Marco Masi, ex calciatore di discreto livello, noto più per essere stato controfigura e riserva a Napoli di Ruud Krol che non per le sue prestazioni in campo, non proprio indimenticabili. Anche da allenatore la sua sembra la carriera “vorrei ma non posso”, un curriculum lungo ma con tre sole esperienze interessanti seguite sempre da divorzi annunciati, poi tanti esoneri e calcio giovanile. Masi ha acquisito continuità proprio nel club della provincia senese, dove ha vinto il campionato di Serie D e accompagnando la Pianese in C. La conquista della Serie C sta alla Pianese di Piancastagnaio esattamente come un passaggio agli ottavi di finale in Champions per i Grigi: un sogno nel cassetto. Comunque la stagione della matricola toscana è partita senza i rovesci tipici degli esordienti assoluti inanellando buoni risultati, guidata, come mi dicono, da quell’ irriducibile e arzillo capitano di industria “self made man” di Sani. Durante il mercato estivo la Pianese si è assicurata le prestazioni di alcuni collaudati giocatori di categoria fra i quali spicca la punta Momentè, un mancino la cui presenza oggi rinnoverebbe antichi incubi vissuti dai Grigi in una serata sfortunata a Bergamo contro L’Albinoleffe qualche stagione addietro quando il su citato ha fatto la differenza. I nostri avversari di giornata domenica scorsa hanno raccolto un pareggio d’oro in trasferta proprio contro L’Albinoleffe raggiungendo quota 7, un punto in meno in classifica quindi dell’Alessandria.
Dopo questa sfida ci sarà il turno infrasettimanale, quando i toscani saranno a Busto contro la Pro Patria mentre ai Grigi tocca giovedì sera al Mocca la Giana Erminio, orfana di Albè, ma avversario classico per i mandrogni (ricordate il gol di Bruno al Mocca aiutato da un’imperdonabile minchiata di Vannucchi?).
Le squadre. Masi deve rinunciare a quattro elementi fra infortuni e squalifiche. In campo schiera la sua squadra con il modulo 4-3-1-2 con Catanese a far da pendolo fra le linee. Scazzola invece opta per il 3-4-1-2 con Chiarello a sostenere le due punte Eusepi e Arrighini.
La partita. Partiti. Grigi in maglia rossa mentre i padroni di casa si fa per dire, indossano una montura simile alla divisa del Siena e a quella della Juve. Al 5’ Cosenza in area libera di tacco un cross rasoterra (!) Nel frattempo, rispetto al solito e nonostante gli annunci della vigilia Catanese assume la posizione di mezzala destra mentre la difesa si schiera “a tre”, quindi 3-5-2 per la Pianese, sorpresina rispetto alle aspettative.
Al 12’ passano i Grigi: Arrighini intuisce la traiettoria infelice di un appoggio all’indietro di Dierna, si inserisce in area avversaria e viene abbattuto. Il rigore lo batte Eusepi in modo impeccabile ed è 0-1. La Pianese con questo errore perde l’imbattibilità della propria porta che durava da oltre 300’.
Al 20’ Montaperto in area mandrogna riesce a trovare una conclusione interessante dopo una bella azione d’attacco dei suoi ma la sfera finisce alta. Siamo arrivati intanto alla metà del primo tempo e partita fin qui equilibrata ma l’Alessandria si rivela compagine più fisica e tecnica della matricola di Masi. Più imprecisa, almeno rispetto alle ultime uscite, la manovra dei Grigi; imprecisa negli appoggi e nelle chiusure difensive. Alla mezzora Arrighini prende ancora una volta il tempo ai suoi arcigni controllori e si presenta al limite in contropiede ma Vitali libera con un’uscita precipitosa ma efficace. A fronte quindi di un’ inizio partita equilibrato ma sostanzialmente governato dagli ospiti negli ultimi 20’ il gioco viene monopolizzato dai bianconeri ma la loro superiorità partorisce solo il topolino di un’azione pericolosa in mischia (38’).
Duplice fischio dell’arbitro e tutti al riposo con i Grigi in vantaggio per 1 a 0 grazie al rigore conquistato da Arrighini e trasformato da Eusepi.
Secondo tempo. Comincia il secondo tempo dell’Incontro con Scazzola che cambia Castellano e mette dentro Sciacca. L’ex Inter va a fare il quinto a destra mentre Cambiaso si apposta centrocampista centrale, ruolo peraltro nel quale l’ex Savona è abituato a agire. Al 55’ Catanese nell’area piccola tenta di pareggiare con un astuto tocco sottomisura, ma Valentini para. Al 76’ i padroni di casa, al termine di un’azione confusa, vanno vicini al pareggio ma non succede nulla.
Nel frattempo il cronometro tocca l’80’ proprio quando Sartore tenta il raddoppio con un diagonale sul palo lungo ma la palla esce di un nonnulla. Da quel momento fino alla fine delle ostilità i Grigi potrebbero ancora sfruttare due contropiede in parità e superiorità numerica ma non è questa giornata da esagerare.
Prestazione non brillante da parte della squadra di Scazzola, ma ‘pressare alto’ contro una squadra che ti attacca con lanci lunghi a volte può diventare controproducente. Riserviamo le prestazioni brillanti in partite e contro formazioni immaginate e allenate per giocare al calcio.