di Cristina Bargero
Non ho scritto neanche la metà delle cose che ho visto: così Marco Polo descriveva l’impossibilità di narrare le terre lontane che percorrendo la via della Seta aveva conosciuto. Il mercante veneziano impiegò 25 anni per portare a termine il suo viaggio nel continente euroasiatico e in Cina, e per fare ritorno nella città della Serenissima.
Ancora agli inizi del secolo scorso il tragitto per raggiungere l’America pareva interminabile.
Dagli Appennini alle Ande, Marco nella sua ricerca della madre in Argentina commentava “E il viaggio non finiva mai: mare e cielo, cielo e mare, oggi come ieri, domani come oggi, – ancora, – sempre, eternamente”.
Se un tempo gli spostamenti avvenivano solitamente per lavoro e per emigrare alla ricerca di fortuna, ed erano lunghi e colmi di insidie, o se per piacere accessibili solo alle classi più facoltose, oggi viaggiare è diventato molto più semplice.
Con un semplice click o per i meno tecnologici tramite gli intermediari del settore (le classiche agenzie di viaggio) è possibile prenotare un volo (se con dovuto anticipo anche a prezzi convenienti) per le mete più lontane e esotiche, raggiungibili in un giorno.
Per chi non si spinge così lontano e preferisce le quattro ruote visitare l’Europa è diventato più agevole: grazie al Trattato di Schengen sono finite le code interminabili alle frontiere per il controllo dei documenti.
E nonostante l’Italia sia per eccellenza il bel paese, ricco di località di mare e montagna, città d’arte e siti paesaggistici di pregio, quest’anno, complici in parte l’esterofilia in parte la curiosità di scoprire nuovi luoghi, sono il 52% i nostri connazionali (+4% rispetto allo scorso anno) che hanno scelto una meta estera per le vacanze estive (fonte Barometro Vacanze IPSOS Europe Assistance).
Le destinazioni preferite sono Spagna, Francia e Grecia. La Francia è la metà prediletta per le vacanze brevi all’estero (17,6%), la Spagna per quelle lunghe (12,6%) e per i viaggi di affari (12,4%). Per quanto riguarda gli spostamenti extra-europei, gli Stati Uniti rimangono il paese preferito sia per le vacanze lunghe sia per i viaggi di lavoro.
Al contempo però tra i 10 siti mondiali più desiderati vi sono ben 2 destinazioni italiane: il Colosseo e la Torre di Pisa.
E inoltre, l’Italia, con 216,5 milioni di presenze nel 2018 ha superato la Francia (140,7 milioni e +5,4%), crescendo del 2,8% più della Spagna, che rimane prima con i suoi 301 milioni di presenze, seppur in flessione (-1,6%) rispetto all’anno precedente.
L’importante è continuare a viaggiare “Con coraggio gentilmente, gentilmente Dolcemente viaggiare”.