A ottobre la Festa del Cristo “Notte Bianca, ballo a palchetto e un ricordo di Paolo Paoli”

Manca un mese all’edizione del 2019 della tradizionale FESTA DEL CRISTO, l’evento più atteso dell’anno da un Quartiere che negli ultimi tempi ha realizzato eventi con partecipazione impressionante di visitatori. Sono passati poco piu’ di due mesi dalla strepitosa Notte Bianca e il Quartiere è già pronto per un evento ‘che resterà nella storia’, dicono gli organizzatori.

Tante le novità a cominciare dalla durata dell’evento: dal 6 al 13 ottobre. Il 6 ottobre la fiera in via Maggioli e il 13 quella in corso Acqui che tra stand ed espositori registra il tutto esaurito ( tra negozi ed espositori/stand sono giò oltre 150). Ogni sera si vuole organizzare uno o piu’ eventi in TOUR nel Quartiere, il 12 ottobre , sabato sera LA NOTTE MAGICA SOTTO LE STELLE con i locali aperti accompagnati da Musica e apericena.  Per la prima volta la manifestazione farà tappa in tutto il Quartiere.  L’entusiasmo del Carnevale, il Cristo in Vetrina e soprattutto la Notte Bianca ha rilanciato un Quartiere in forte crescita, tanto che per il Natale si pensa alla Pista di Pattinaggio in Piazza Ceriana e le casette Natalizie. Tornando alla festa del Cristo si punterà al Sociale grazie al Cissaca, il Punto D coinvolgerà le scuole del Quartiere; Valorizzazione del Territorio con eventi, talk show e mostre sul Cristo di una volta.

Una delle novità, 81 anni dalla sua prima apparizione (allora era in Piazza Ceriana) tornerà il ballo a palchetto, mentre il Luna Park sarà il grande protagonista. Si stanno mobilitando anche il Centro Don Bosco, il Centro Incontro Cristo, la Soms e molte associazioni del Territorio. La Festa del Quartiere sarà anche un momento particolare per raccontare e ricordare molti personaggi Alessandrini che hanno scritto pagine importanti con la Musica e con il Dialetto.

Una serata speciale sarà dedicata a Paolo Paoli con la presenza delle figlie Elena e Pier Paola, nel ricordo di un personaggio amato e conosciuto da tutti che proprio al Cristo ha condotto molti eventi. Si parlerà del Territorio non solo con le mostre ma anche con dibattiti pubblici.  Torneranno sicuramente i CORTILI IN SCENA che grande successo ganno riscosso alla Notte Bianca ma le novità sono numerose , l’idea dell’Associazione Attività e Commercio è quella di chiudere il programma entro pochi giorni, proprio per questo si terranno due incontri con Ascom e  Confesercenti. La Cia sta lavorando con una Fiera di stand e mezzi agricoli il 13 ottobre in corso Acqui. Molta attenzione ai giovani, si pensa ad eventi musicali con Band e Disco Music. Fanfara dei Bersaglieri e Banda Musicale in prima fila cosi’ come la parte promozionale non solo manifesti e spazi pubblicitari ma si lavora anche per una lunga diretta Tv della Fiera del 13 ottobre.  Ma questo è solo l’inizio, al Cristo si lavora per un evento senza precedenti da non perdere. Infine uno spazio sarà dedicato ai tifosi Grigi, mentre per i visitatori  torneranno la Carrozza a Cavallo e il trenino GRATUITI.

Colonna sonora sarà l’inno alla città di Al Rangone “Alessandria nostra” 

https://www.youtube.com/watch?v=XwMnhULN4ss

PERCHE’ IL QUARTIERE CRISTO SI CHIAMA COSI’?

Come abbiamo detto, la credenza popolare fa derivare il nome del quartiere del Cristo dall’immagine del Crocifisso presente in una casa, oggi visibile perché ridipinto in forma diversa nel 1989, su casa Migliara in Corso Acqui: infatti, il precedente era irrimediabilmente rovinato, così su impulso di monsignor Mario Gonella ne fu realizzato uno nuovo.

Come ben indicato sulla pubblicazione di Alberto Ballerino “Alessandria, Quartiere Cristo e dintorni” già nel 1954 Piero Angiolini spiegava l’origine del nome agli alessandrini, scrivendo: “In merito alla denominazione – dettata precisamente dal popolo – per indicare il futuro borgo Cristo, risulta che nella seconda metà del secolo scorso, gli alessandrini usavano la domenica per recarsi per diporto fuori città, lungo il canale Carlo Alberto, oltre bastioni che cingevano da ogni parte la nostra Alessandria. Attraverso il passaggio a livello, dove oggi vediamo i bagni municipali (mancava il cavalcavia costruito nel 1892) seguivano il viale fin quasi a Cà Bonardi per giungere da un Migliara, dove frattanto si era aperto un osterietta rustica, con gioco delle bocce. Poiché la stessa casa recava sul davanti una bella immagine del redentore, la gente trovò allora comodo indicare quel sito di ritrovo, meta favorita delle passeggiate domenicali, con il nome di Cristo, che rimase poi al nascente sobborgo, come oggi rimane all’importante nostro rione cittadino”.

Si tratta di un nome che alla fine dell’Ottocento è tanto entrato nell’uso comune da indurre le autorità dell’epoca a respingere la richiesta di cambiarlo. Nel 1892 infatti viene proposto alla giunta municipale di utilizzare un altro termine perché questo poteva sembrare una profanazione. La questione viene affidata alla commissione storica municipale, che con cinque voti contro uno respinge la richiesta perché il nome Cristo aveva antica e storica tradizione.

È già usato dallo storico del ‘700 Giuseppe Antonio Chenna per identificare questa zona; monsignor Giuseppe Amato ha trovato nella chiesa del vescovado un documento del 20 ottobre 1666 in cui l’area viene chiamata Cristo e in cui si parla di una chiesa forense del Cristo e di un convento di monache della Maddalena con l’annessa masseria alla cascina Monaca.