Le bottiglie ‘connesse’ di Guala Closures sbarcano in California grazie a Böen [Centosessantacaratteri]

di Enrico Sozzetti

 

Le bottiglie connesse sono a stelle e strisce. E grazie a un semplice gesto come quello di avvicinare uno smartphone alla chiusura il consumatore «viene trasportato direttamente nella tenuta di Böen». Il marchio della California, parte di Copper Cane Wines & Provisions di Joseph Wagner, è infatti il primo brand vinicolo statunitense che adotta la tecnologia Near-Field Communication (Nfc), sviluppata da Guala Closures e SharpEnd che consente un accesso immediato alle informazioni sul vino acquistato. Una operazione resa possibile dalla tecnologia e da e-Wak, la chiusura per il vino in alluminio con tecnologia Nfc integrata di Guala Closures, recentemente premiata all’Alufoil Trophy 2019. «Senza scaricare alcuna applicazione e semplicemente avvicinando lo smartphone alla bottiglia – si legge su una nota diffusa da Guala Closures – è possibile accedere alle informazioni sul vino, immergersi nei vigneti, viaggiare virtualmente fino alla tenuta di Böen, conoscere come è stato prodotto il vino, trovare abbinamenti e condividere le esperienze con altri appassionati, sia all’interno della piattaforma, sia attraverso i social media».

La soddisfazione in casa di Guala Closures è riassunta dalle parole di Simon Yudelevitch, general manager Guala Closures North America: «Siamo orgogliosi di annunciare questa partnership con Copper Cane Wines & Provisions. I nostri sforzi nello sviluppo di innovazioni stanno dando i loro frutti e siamo particolarmente felici di raggiungere questo obiettivo con Böen». Toni simili nella dichiarazione di Cameron Worth, amministratore delegato e fondatore di SharpEnd. «Sappiamo per esperienza – afferma – che i marchi che puntano sugli imballaggi connessi per stimolare il coinvolgimento dei consumatori possono avere più informazioni su ciò che il loro pubblico vuole ed essere sempre al passo con le tendenze emergenti. Un lancio di questa portata non si vede da tempo e SharpEnd è molto orgogliosa di sostenere questo impegno pionieristico di Böen».

Böen è una creazione dell’enologo di quinta generazione Joseph Wagner, che ha posto l’innovazione al centro del processo di vinificazione. Attualmente ha in vendita cinque vini: Pinot Noir e Chardonnay ottenuti da un blend di uve provenienti dalle contee di Sonoma, Monterey e Santa Barbara e Pinot Noir delle Highlands Santa Lucia, Santa Maria Valley e Russian River Valley (prezzi medi da 25 a 35 dollari). Joseph Wagner, viticoltore alla quinta generazione e fondatore, nel 2014, della Copper Cane Wines & Provisions, continua a puntare sull’innovazione sia in vigna, sia in cantina, e ora anche nelle chiusure. «Abbiamo sviluppato – dice – un approccio unico al processo di vinificazione. Quando le canne di vite cominciano a lignificare, o si trasformano in legno resistente d’inverno, assumono una tonalità di rame. Questo cambiamento di colore indica che il carattere verde e i tannini duri sono stati eliminati dalla vite (e quindi dal vino). Solo allora le uve sono pronte per la vendemmia».

Guala Closures, storica azienda nata ad Alessandria dove ha la sede nella zona industriale D6, ha oltre 4.700 dipendenti, è presente in cinque continenti con 29 stabilimenti produttivi e una commercializzazione dei prodotti in oltre cento paesi, vende oltre 15 miliardi di chiusure ogni anno e ha un fatturato che nel 2018 si è attestato su 543 milioni. Da un anno la società è quotata al segmento Star di Borsa Italiana.