Confagricoltura: “Tutelate le produzioni di qualità”

Si sono incontrate venerdì scorso a Torino le delegazioni di Confindustria Piemonte-Commissione Agroalimentare e Confagricoltura Piemonte per un esame congiunto della situazione produttiva e commerciale dell’agroalimentare piemontese. In regione il settore è l’unico che continua a crescere e, per quanto riguarda il terzo trimestre 2018 – dati Unioncamere Piemonte – l’aumento è del 2,4% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. In Piemonte agricoltura, industria alimentare e commercio alimentare contano oltre 65.800 imprese: circa 51.000 quelle agricole e oltre 3.800 quelle dell’industria agroalimentare.

Per la Commissione Agroalimentare di Confindustria Piemonte, con il presidente Franco Biraghi sono intervenuti la vicepresidente dell’Unione Industriale di Asti Pia Bosca, il presidente della Sezione Vini di Confindustria Cuneo Paolo Sartirano e Maria Grazia Tagliabue di Confindustria Novara Vercelli Valsesia.

Per Confagricoltura hanno preso parte all’incontro il presidente nazionale Massimiliano Giansanti, in visita istituzionale in Piemonte, il presidente regionale Enrico Allasia, il componete della Giunta nazionale e presidente di Confagricoltura Alessandria Luca Brondelli di Brondello e i direttori Valter Parodi ed Ercole Zuccaro.

Il presidente della Commissione Agroalimentare di Confindustria Piemonte Franco Biraghi ha dichiarato: “L’incontro di oggi costituisce una svolta importante per la produzione agroalimentare piemontese e pone le basi per lavorare insieme verso l’obiettivo comune delle nostre associazioni e delle aziende che rappresentiamo, ossia lo sviluppo e la crescita del settore.”

Luca Brondelli di Brondello, presidente di Confagricoltura Alessandria e membro di Giunta ha sottolineato l’importanza della convergenza di intenti. “Vogliamo lavorare per un progetto condiviso di sviluppo dell’agroalimentare piemontese, trainante per la nostra economia e per la valorizzazione paesaggistica e turistica dell’intero territorio, a vantaggio del mondo produttivo e di tutta la collettività”.