Il Comune di Alessandria si avvia a raddoppiare le tariffe degli abbonamenti Bus per studenti e fasce deboli. Nel frattempo è in vigore il prezzo pieno per tutti a partire dal 15 luglio in attesa del piano di rientro del Comune. Una decisione grave, inaccettabile, che mina alle fondamenta il diritto alla mobilità dei cittadini.
Leggendo i numeri della prima ipotesi di modifica delle tariffe l’amministrazione si avvia verso un vero e proprio raddoppio. Per fare alcuni esempi: per i cittadini con un ISEE inferiore ai 4.500 euro si passerà da 108 a 231 euro all’anno; per quelli con ISEE inferiore ai 9.000 da 240 a 346 euro; per gli studenti fino a 14 anni da 108 a 231 euro; per gli studenti dai 15 ai 25 anni da 200 a 346 euro. Ancora una volta i cittadini pagheranno, sulla propria pelle, l’incapacità della vecchia politica che dopo aver prodotto buchi nelle finanze pubbliche ora fa pagare il conto ai più deboli: studenti e persone appartenenti alle fasce deboli.
In questo contesto fa rumore l’assoluto silenzio del Presidente Cirio e dell’assessore ai Trasporti Gabusi che con la giunta di Alessandria condividono lo stesso colore politico. Mentre ai cittadini di Alessandria viene tolto il diritto alla mobilità la Giunta regionale cosa fa? Che fine ha fatto “l’altra velocità” sbandierata dal centrodestra in campagna elettorale? Ad oggi l’unica velocità pervenuta è quella con cui il centrodestra ha tolto le tariffe agevolate.
Porteremo il caso in Consiglio regionale chiedendo l’immediato intervento dell’esecutivo. La Giunta dovrebbe quantomeno convocare l’amministrazione alessandrina insieme ai vertici di Amag Mobilità e concordare con loro le modalità per il ripristino delle tariffe agevolate al fine di garantire il diritto alla mobilità a chi, senza l’accesso ai mezzi pubblici, vedrebbe peggiorare le proprie condizioni di vita.
Sean Sacco, Consigliere regionale M5S Piemonte