Lunedì 1° luglio, presso la tenuta Mandoletta di Casale Monferrato, si è tenuta la presentazione riservata alla stampa e ai professionisti di settore dell’annata 2018 e delle due nuove etichette della Bonzano Vini, il Metodo Classico Brut Mandoletta e il Baticör Grignolino del Monferrato Casalese DOC.
Ospite d’eccezione l’enologo e amico di famiglia, Donato Lanati, che ha tenuto la degustazione dei sei vini prodotti da questa giovane, ma ambiziosa cantina, che continua a cavalcare la sfida di promuovere il territorio monferrino, attraverso la forza e la riconoscibilità dei suoi prodotti.
Nelle parole dell’enologo scienziato la sua filosofia di crescita e di sviluppo del Monferrato: “Un territorio è reso grande dalle persone che lo abitano. È per questo che ho scelto di supportare la famiglia Bonzano in un progetto enologico nel Monferrato: è solo attraverso persone che come loro credono e investono in un territorio, e nella sua eccellenza enologica, che questo può rinascere ed essere riconosciuto per l’enorme valore che esprime”. – ha spiegato Donato Lanati.
Simonetta Ghia, titolare dell’azienda vitivinicola: “E’ passato solo un anno dalla presentazione della prima annata, ma è stato intenso e ricco di emozioni. Non c’è stato un giorno nel quale io e la mia famiglia non ci siamo spesi per promuovere la nostra azienda e questo territorio che tanto amiamo. Anche per questo abbiamo fatto importanti investimenti, che ci consentono di affrontare il mercato con maggiore consapevolezza”. L’azienda vinicola ha recentemente acquisito nuovi terreni vocati, che portano la produzione a 60mila bottiglie su 20 ettari di vigna. E’ stato inoltre ampliato l’organico, con l’arrivo di un nuovo agronomo e responsabile di cantina, Riccardo Canepari, che vanta ventennale esperienza come consulente di importanti cantine piemontesi. Con lui sono stati assunti anche Davide e Beatrice Bonzano, che hanno iniziato da poco la facoltà di Scienze Agrarie di Torino, a conferma del patto generazionale tacitamente stretto tra i componenti della famiglia, che li vede tutti impegnati in questo ambizioso progetto. Non a caso Oltreoceano c’è Francesca Bonzano, che non solo sta finendo il Master in International Business (MIB) presso la Halt University di San Francisco, ma che da poco ha preso nelle sue mani la gestione di tutti i profili social dell’azienda. Anche le sue sorelle, Chiara ed Elisa, sono entrate nel team di lavoro della cantina, occupandosi prevalentemente della gestione delle grafiche aziendali.
Una realtà vinicola che preserva e valorizza i documenti storici della propria tenuta, la Mandoletta, che comunica cultura enologica, bellezza di un territorio unico e che produce vini di altissima qualità. Stefano Bonzano, uno dei titolari e cantiniere: “I terreni del Monferrato risalgono a 20 milioni di anni fa, composti da marne eoceniche, arenaria e sedimenti marini, che influiscono sulla caratteristiche organolettiche dei nostri vini, tutti segnati da mineralità olfattiva e sapidità gustativa”. La nascita della Pietra da Cantoni, che oggi caratterizza gli Infernot Patrimonio dell’Unesco, comincia proprio nel Monferrato Casalese con la nascita di una delle prime isole emerse dai fondali marini. Un terroir vocato per la produzione del vino, che la famiglia Bonzano sta promuovendo per sé e le generazioni future.
Durante la presentazione sono stati degustati in escalation il Metodo Classico Brut Mandoletta, 24 mesi sui lieviti, dalla bollicina cremosa e dagli accattivanti aromi di crosta di pane; l’Armognan Monferrato Bianco dagli aromi di frutta gialla e splendida sapidità; il Meridiana Monferrato Chiaretto Doc, dalla piacevole freschezza e versatilità, il Baticör Grignolino del Monferrato Casalese DOC, dagli aromi di fragolina di bosco; l’Hosteria Monferrato Rosso DOC, vino portabandiera dell’azienda e il Gajard Barbera del Monferrato DOC, che esprime la territorialità del Monferrato.
Sito: www.bonzanovini.it
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