“Negli ospedali in cui si fa ricerca si cura meglio”. Questo principio ripetuto ormai da molti studiosi e ricercatori, non è solo un’intuizione ma è sostenuto da evidenze scientifiche ben precise.
In un’ottica di trasformazione dell’Azienda Ospedaliera di Alessandria in IRCCS, è stato avviato un percorso di istituzionalizzazione della ricerca attraverso l’Infrastruttura Ricerca Formazione Innovazione di cui parlerà il Responsabile Antonio Maconi in apertura dei lavori pomeridiani dell’evento “RICERCA E INNOVAZIONE: reti, sinergie e network” che si terrà nel Salone di Rappresentanza dell’Azienda il 1 Luglio. Verranno quindi spiegate ai presenti le sinergie messe in atto dall’Ospedale per garantire un approccio multidisciplinare ai processi di ricerca scientifica, illustrandone i punti di forza ma anche i diversi settori che nell’insieme rendono l’Infrastruttura un modello di promozione e organizzazione a supporto dei professionisti.
Tra le figure altamente specializzate coinvolte in questo processo vi sono anche i datamanager, ovvero i coordinatori di ricerca clinica (CRC) che si occupano dei dati dalla fase della raccolta a quella del loro trattamento ed elaborazione, fino al passaggio conclusivo del trasferimento ai centri statistici. Trattandosi di un ruolo determinante per la buona riuscita di uno studio, non poteva mancare un focus specifico all’interno dell’iniziativa internazionale del 1 Luglio. L’Azienda Ospedaliera di Alessandria accoglierà quindi Sara Testoni, Clinical Research Coordinator dell’IRCCS di Meldola, e Tatiana Terrot, Project Manager del Clinical Trial Unite dell’Ente Ospedaliero Cantonale di Bellinzona, che condivideranno la loro esperienza illustrando le strategie di ricerca adottate in Europa, con uno sguardo particolare verso il modello svizzero considerato un’eccellenza in questo settore.
Un’occasione estremamente qualificante per tutto l’Ospedale e nello specifico per i numerosi datamanager aziendali che supportano quotidianamente l’attività scientifica dei professionisti di diverse specialità al fine di migliorare l’appropriatezza dei trattamenti e di incrementare le possibilità di cura per pazienti anche molto complessi.