di Dario B. Caruso
Giugno è un mese complesso, piacevole e ad un tempo impegnativo.
Piacevole perché la bella stagione si affaccia prepotente e non vedi l’ora di asciugarti le ossa.
Impegnativo perché tiri le somme relativamente a numerosi progetti.
Per chi come me si occupa di Scuola giugno è anche la fine di un ciclo.
I volti che ti hanno accompagnato per nove mesi si accantonano per qualche settimana, molti si ritroveranno a settembre, altri li archivierai tra i bei ricordi, alcuni sarai lieto di dimenticarli in fretta – ragionevolmente entro il 30 giugno.
Giugno è anche la stagione dei saggi musicali.
Si ascoltano ore di bellissime note, semplici melodie, articolate armonie, anche note sporche e stonate.
Ma è il bello dei saggi.
Mi è capitata sottomano una bellissima frase di Maria Montessori, quell’educatrice di un secolo fa ormai superata dai soloni degli ultimi decenni, quella pedagogista allora di destra e oggi di sinistra, quella che le regole e la creatività sono importanti.
Montessori dice: “Spesso, tra bambini e genitori, si invertono le parti. I bambini, che sono degli osservatori finissimi, hanno pietà dei loro genitori e li assecondano per procurare loro una gioia.”
Mi ha illuminato.
Durante i saggi il comportamento dei piccoli musicisti è votato all’impegno, alla dimostrazione del percorso, all’applauso non per l’applauso in sé ma per il riconoscimento del percorso.
Talvolta il comportamento dei genitori contraddice l’impegno dei figli, lo sguardo è dedicato alla foto su smartphone, l’orecchio è teso ad una vibrazione, la testa è rivolta al dopo saggio, al divano di casa e alla televisione.
Mai generalizzare, naturalmente.
Il saggio dice.
Farò tesoro di questo pericolo di inversione di ruoli, anche sul lavoro.
Perché la Scuola è il luogo dove troppo spesso si ritorna adolescenti, ci si dimentica dei doveri e si proclamano diritti, libera espressione e regola si mutano in espressività e regola libera ma in questo caso la proprietà commutativa è un’arma a doppio taglio.
Giugno è un mese complesso, piacevole e ad un tempo impegnativo.
Per fortuna esistono i saggi.
Ascoltiamoli.