di Dario B. Caruso
Capita.
Nel corso degli anni incontri qualcuno che non sa fare il proprio lavoro.
Se si tratta ad esempio di un medico, l’incapacità di uno si trasforma per qualcuno in evento letale. Siccome però le vie legali sono anguste e irte di ostacoli, nella quasi totalità dei casi il medico la farà franca; difficile pensare ad una condanna anche perché contro una famiglia sola si schiera una lobby intera.
Troppo semplice.
Lobby per lobby, l’avvocato che difende il medico potrà anche essere incapace come persona di legge ma la sua capacità dialettica e cavillatoria lo porterà comunque agli onori della cronaca.
Mi sono sempre chiesto cosa prova un legale che difende un assassino; conoscendo avvocati che passerebbero sopra il cadavere ancora caldo del fratello mi sono anche dato la risposta.
Veramente semplice.
Se quel qualcuno che non sa lavorare non è medico o avvocato e fa il tuo stesso lavoro è necessario riflettere con cinismo ancor superiore.
Soprattutto se si tratta di insegnanti dove non puoi neppure parlare di lobby perché la lobby della scuola non esiste.
E laddove le lobby non esistono il problema dell’incapacità si pone diversamente e in maniera prepotente.
Si può arrivare ad insegnare con diverse motivazioni.
Chi lo fa per passione troverà un percorso faticoso anche se ricco di soddisfazioni, avrà possibilità di incrementare le esperienze e ne farà tesoro.
Non semplice.
Chi lo fa per opportunismo affronterà un percorso faticoso per altri versi, dovrà concedere parti del proprio corpo o del proprio conto in banca, capitalizzerà differenti esperienze mentre saranno altri a farne tesoro.
Più semplice.
C’è poi chi lo fa con l’aiuto di un diplomificio.
Di questi giorni è infatti la notizia che almeno venticinque insegnanti (in Italia, non importa dove) hanno avuto accesso alla professione presentando titoli di studio falsi.
Decisamente più semplice.
Sono ragionevolmente sicuro che possano esistere casi analoghi, me lo dicono la statistica e il buon senso.
Ed è evidente il vantaggio: investire sulla falsificazione di documenti costa minor fatica che non investire sulla cultura; è il mercato stesso che ci porta nella direzione della semplificazione.
Sempre più semplice, ci dicono.
Convinti di ciò ci incamminiamo verso il futuro.
Basta lasciarsi portare.
Semplice, no?