di Tony Frisina
Le trasformazioni fisiche che hanno cambiato l’aspetto e la geografia dei Giardini Pubblici di Alessandria – nel corso di oltre un secolo di tempo – sono state numerose.
La cartolina che propongo oggi – realizzata a cura dello Spaccio Tabacchi N. 6 – Corso Roma, 17 e in vendita presso lo stesso – rappresenta un angolo dei giardini.
Riesce difficile capire esattamente di quale angolo si tratti, ma ci proveremo.
Intanto diciamo che – pur se non è stata apposta alcuna data – possiamo permetterci di collocare questa cartolina – con una notevole approssimazione – intorno al 1910.
Il primo elemento che colpisce l’osservatore è la grande fontana circolare con poderoso e alto zampillo.
Il luogo circostante appare ben curato ed in perfetto ordine; dall’insieme traspare una sorta di palpabile serenità.
Un gruppo di curiosi sfaccendati posano per il fotografo sotto lo sguardo di quelle che sembrano due figure in divisa – appena defilate – e che potrebbero essere due guardie municipali.
Un altro particolare degno di nota è costituito dalla grande costruzione visibile sulla destra della cartolina, parzialmente nascosta da alti alberi.
La sola costruzione di una certa imponenza che si ricordi presso i Giardini Pubblici a mio avviso è lo Châlet, che aveva sede accanto al viale che dalla Piazza Garibaldi porta alla stazione ferroviaria.
Dalla stampa poco nitida di questa cartolina non si evince se al fondo della naturale scenografia – oltre le due persone più isolate in posa accanto alla fontane – ci sia il fabbricato della Stazione Ferroviaria, anche se ciò si potrebbe vagamente intuire nel varco tra alcune piante.
Se questi dati corrispondessero al vero potremmo dire di aver individuato la posizione esatta dell’interessante vasca con zampillo.