di Graziella Zaccone Languzzi
1) Siamo tornati ai tagli radicali su quasi tutto. Sto seguendo passo a passo l’evoluzione della situazione economica del comune di Alessandria, che non dimentichiamo ha pure un carico di 16 sobborghi, e le news che escono puntuali paiono un vero e proprio “bollettino di guerra”. Si leggono le varie dichiarazioni dei nostri eletti di minoranza e maggioranza e dei “sempreverdi” tecnici/burocrati comunali che esprimono le loro ragioni, tutti hanno la ricetta giusta ma a nessuno passa per la mente di dire: “io c’ero, a questa grave situazione ho partecipato, e quindi in qualche modo l’ho anche provocata” . Un mea culpa? Ma quando mai! Tutti cherubini, e oggi più di ieri dispensatori di idee per il futuro. Un esempio: “Ad Alessandria tagli radicali: “Ad oggi no soldi per pagare luce a giugno”.
Nell’articolo trovo apprezzabile solo l’intervento dell’Assessore ai Lavori Pubblici, Giovanni Barosini, di cui riporto la frase: “Innanzitutto invito la Corte dei Conti ad approfondire e andare a fondo sull’origine del debito, che si indaghi sotto il profilo, tecnico e politico”. Ecco, la Corte dei Conti oltre a bacchettare per le magagne che ha riscontrato nel nostro bilancio, con le sue supposte capacità e potere di azione, faccia uno sforzo e completi il lavoro iniziato, tirando fuori nomi e responsabilità sia politiche che tecniche, perlomeno cesseranno i bla-bla a vanvera. Questa situazione è veramente deludente, dopo il peso del dissesto, dopo aver subito il massimo aumento delle tariffe, dopo aver visto la città per cinque anni senza manutenzione e impoverita nei servizi, dopo aver subito l’onta mediatica di uno “sputtanamento” a largo raggio senza valutarne le conseguenze, dopo aver strombazzato che i conti erano stati ripianati, ci si trova in una situazione ancora peggiore. Mio marito in questi giorni ha fatto questa battuta: “dopo Gagliaudo astuto contadino che con la sua genialità sconfisse il Barbarossa, i neuroni degli alessandrini si sono proprio estinti””.
Voto: 2
2) Al Consigliere Giorgio Abonante (esponente PD) un bel voto per questo suggerimento: “Riduciamoci rimborsi e indennità”: la proposta del consigliere Abonante”. Si legge: “Riduzione del 30% di gettoni di presenza, rimborsi e indennità a partire dal Sindaco, Giunta e Consiglio comunale di Alessandria, per dare un segnale agli alessandrini”. Direi lodevole proposta, si vedrà se sarà accolta. Nel frattempo giacchè “ha fatto 30” mi permetto di suggerire a Giorgio Abonante di “fare 31” e aggiungere come proposta anche il settore dirigenziale/tecnico di Palazzo Rosso, che potrebbe rinunciare ad una percentuale non dei suoi emolumenti ma del suo premio, alla voce di “retribuzione di risultato”, visto che per anni e sempre gli stessi hanno gestito insieme alle amministrazioni il bene pubblico di Alessandria. L’idea di questo mio suggerimento viene da un altro articolo di cui consiglio la lettura: “Bilancio 2018: “sofferenza di cassa”. Difficoltà di riscossione crediti”.
Nella frase finale sta scritto: “Dall’altro però c’è un aumento delle spese del personale: +250 mila euro, con aumento su posizioni apicali e dirigenti. Più che una spesa corrente che cresce, il problema sia la qualità della spesa: più generali che non hanno però un esercito, visto che non c’è altrettanta prospettiva di maggiori assunzioni di personale”. I compensi di Sindaco, Assessori e gettoni di presenza dei Consiglieri direi che sono irrisori in funzione del carico di lavoro e le responsabilità che hanno, ma quella frase mi ha spinto a curiosare riguardo agli stipendi dei dirigenti. Per informazione: a Palazzo Rosso sono otto a tempo indeterminato e uno di servizio autonomo a tempo determinato, a questi aggiungo la figura del Segretario Generale. Ecco qui: “Dati relativi al totale delle retribuzioni lorde erogate al personale dirigente dell’Ente nel corso dell’anno 2018”. Non male dati i risultati. Ora, essendo dipendenti la riduzione percentuale non si potrebbe chiederla sugli emolumenti effettivi, ma alla voce “retribuzione di risultato” forse sì. Non dico per sempre, ma per collaborare con la parte politica a far uscire Alessandria dal ‘pantano’ visto che il bene pubblico lo gestiscono anche loro. Che cosa è la “retribuzione di risultato?” Introdotta alla fine degli anni Novanta dalle “leggi Bassanini”, essa voleva superare lo strumento degli scatti di anzianità, per introdurre il concetto di raggiungimento degli obiettivi: “se a fine anno avrai raggiunto gli obiettivi che l’amministrazione ti ha assegnato, riceverai il premio o parte di esso”. Questo premio di risultato è annuale e dal 2007 ad oggi, anno dopo anno, amministrazione dopo amministrazione, secondo voi al Comune di Alessandria gli obbiettivi sono stati raggiunti? A chi legge la risposta.
Voto: 8
3) La notizia: “Fibre di amianto nel fegato di pazienti di Casale con colangiocarcinoma: l’articolo pubblicato su Tumori Journal”.Solo a Casale Monferrato? Una terribile notizia, non certo consolante venire a sapere che la fibra amianto colpisce altre parti del corpo e non solo per inalazione, ma nella mia immensa ignoranza in ambito scientifico/medico, di tale possibilità tentavo di parlarne nel 2008. Ne parlai a Casale Monferrato durante la manifestazione Solidale, nello spazio che trattava la questione amianto. Tempo prima, mi ero posta questa domanda: “Può la fibra amianto creare danni irreversibili anche in altre parti del corpo e non solo per inalazione, ma attraverso l’acqua ad esempio potabile? La esposi ad un noto esperto e mi rispose con molto tatto e gentilezza: “no signora, l’amianto in acqua è innocuo, è pericoloso solo ispirandolo”: questo accadeva nove anni fa, e quella risposta non mi convinse. Non contenta decisi di approfondire, e scoprii che negli Stati Uniti si trattava già la pericolosità di fibre di amianto in acqua potabile, e visto che in tutto il mondo, Italia compresa, molte tubazioni degli acquedotti contengono amianto potrebbe essere stata questa una delle possibili fonti di introduzione di amianto nell’apparato digerente. In Canada e negli USA erano note le contaminazioni delle acque, mentre in Europa le informazioni relative alle concentrazioni di amianto nelle acque erano scarse, mancavano parametri clinici, quindi avevo appurato anche questo. Nello stesso periodo Report/Rai3 usciva con una trasmissione sul tema nella città di Bologna, e a seguire Firenze. Ho un archivio in merito, ma per farla breve ormai è dimostrato scientificamente che le fibre di amianto, se ingerite per via gastro-intestinale, possono entrare nell’organismo tramite le mucose di organi che vengono raggiunti dall’acqua potabile inquinata da asbesto che scorre nelle tubazioni in amianto, possono diffondersi nei tessuti interni del corpo e sviluppare tumori ovunque. Sono state individuate almeno 8 malattie riconducibili all’esposizione o all’ingerimento di fibre di amianto tra cui mesotelioma pericardico – mesotelioma peritoneale – mesotelioma della tunica vaginale del testicolo. Sarebbe utile sapere se nella nostra Regione, territorio di insediamenti esposti a rischio di svariati inquinanti, vengono effettuati studi, programmi, sorveglianza e screening sulla popolazione residente, ad esempio mortalità, incidenza oncologica e ricoveri ospedalieri. Bisognerebbe anche darne informazione alla popolazione, perché è giusto che sappia. Intanto: “Cia sull’indagine IEO: “Tumore e ambiente: Alessandria il peggio d’Italia: occorre attivarsi subito”.
Amianto, polo chimico, nucleare e altro, non ci manca nulla.
Voto: 3