Teatro nello SpazIO: tutte le novità del progetto 2019

Giunto alla sua sesta edizione, Teatro nello SpazIO ha conquistato negli anni credibilità e successo. Il progetto-laboratorio ripercorre i presupposti e i fondamenti essenziali dell’animazione teatrale, coinvolgendo allievi disabili e non, in un reale processo di INTEGRAZIONE.

Capofila del progetto-laboratorio è il DLF Alessandria – Asti, partner principale il Cissaca, Consorzio Servizi Sociali dei Comuni dell’Alessandrino. Teatro nello SpazIO valorizza l’unicità e la particolarità della persona, favorendo la spontaneità, ed ha come obiettivo primario quello di “dare spaz…IO alle potenzialità espressive, emotive e relazionali di ciascuno”, nel rispetto della propria unicità.

LA STORIA DI TEATRO NELLO SPAZIO
Il progetto-laboratorio TEATRO NELLO SPAZ..IO nasce nel 2013 da un’idea del regista ed educatore Andrea Di Tullio il quale crea un percorso teatrale che integra persone con disabilità e normodotati, per dare il via ad una nuova forma di espressività. Partner dell’iniziativa è il Peter Larsen Dance Studio, che si occupa della danzaterapia e del movimento. Negli anni successivi la partecipazione viene allargata: il Cissaca, consorzio Socio-assistenziale di Alessandria e i Centri Diurni Disabili che partecipano sono sempre più numerosi; dalla seconda edizione coinvolge attivamente anche le scuole di Alessandria, coinvolgendo tutto il tessuto cittadino. Attualmente Teatro nello Spazio è alla sua sesta edizione e coinvolge più di 200 “attori”. Il laboratorio è realizzato grazie al sostegno della Fondazione SociAl, Banca Prossima, Società di Mutuo Soccorso Cesare Pozzo e DLF Nazionale. Il progetto gode del patrocinio del Comune di Alessandria.

IL LAVORO SUI PARTECIPANTI
Un attento e profondo lavoro basato sulla gestualità spontanea dei protagonisti pone al centro dell’esperienza il corpo e il gesto quali espressioni di un’immediata cifra poetica, in un lavoro comune e condiviso, perché il gruppo è il luogo vitale di relazioni, di collaborazione, di rispetto, di contatto. Teatro nello SpazIo ha durata annuale. Sono coinvolti gli ospiti disabili dei Centri Diurni di Alessandria, i volontari, gli operatori socio-sanitari, gli educatori, i ragazzi delle scuole elementari e medie, impegnati a spingersi per andare “oltre se stessi”, per entrare in una relazione autentica con l’altro, con il “diverso”. Teatro nello SpazIO permette di superare i propri limiti verso la conoscenza del proprio IO, con l’obiettivo primario di abbattere le barriere e l’ignoranza.

LA NOVITÀ DEL PROGETTO 2019
Teatro nello Spaz..Io ha aumentato il numero dei partecipanti diversamente abili ed in collaborazione con il Cissaca, il numero dei ragazzi minorenni stranieri non accompagnati MSNA, e dei minori coinvolti nel penale che scontano pene alternative, confrontandosi così con uno dei problemi più sentiti e discussi di questi giorni: l’accoglienza di bambini migranti, con tutti i problemi relativi allo scontro-incontro di culture diverse. Per quanto è stato possibile ha accolto dei ragazzi malato cronico pediatrici già seguiti dall’ AVOI, Associazione Volontari Ospedale Infantile, nella speranza di ridurre il trauma dell’ospedalizzazione e migliorarne l’assistenza intra ed extra ospedaliera; ed inoltre nella seconda parte del progetto che andrà da settembre a dicembre p.v. integrerà i ragazzi già condotti dal GAPP, Centro per la cura e lo studio dei Disturbi Alimentari e del Disagio Psichico nello spazio quotidiano di condivisione cura e cre-Azione per adolescenti nel progetto di sostegno per i DCA presso la Ristorazione Sociale. Tutti i partecipanti sono integrati nel progetto facendoli partecipare in qualità di performers, ma anche come assistenti per i ragazzi disabili, come assistenti tecnici nella fase di produzione degli eventi finali, con lo scopo di far dialogare e collaborare unitamente ragazzi di estrazioni diverse, culture diverse, diverse abilità fisiche e linguistiche, per costruire insieme – sul palcoscenico ma anche nella vita – i presupposti per una cultura dell’integrazione.

SEDI DEL PROGETTO 2019 E SOGGETTI COINVOLTI
I partners principali del progetto sono il DLF Alessandria – Asti (CAPOFILA), e il Cissaca Consorzio Servizi Sociali dei Comuni dell’Alessandrino(CAPOFILA). Le attività sono state svolte presso il Centro di formazione FOR.AL, il Centro Diurno disabili “Martin Pescatore” (CODESS), il Centro Diurno disabili San Giuliano (ANTEO), il Servizio Territoriale Minori (CISSACA), la comunità S. Agata Fossili (INTERACTIVE), la scuola primaria I.C. Galilei (VILLAGGIO EUROPA 4^B), la scuola secondaria I° grado Alessandro Manzoni (3^ LEONARDO). Una volta al mese tutti i partecipanti hanno confluito per una lezione collettiva presso il Teatro Ambra (DLF), dove si è costruito lo spettacolo finale sulla base degli incontri settimanali effettuati presso il proprio centro e/o scuola di appartenenza.

IL TEMA 2019
“Urban space” ha preso ispirazione dalla pop art intesa come “popular art”, come cultura di massa. Come negli anni cinquanta l’ascesa del consumismo sfrenato, aveva cambiato gli idoli da venerare non trovandoli più nelle chiese, ma negli schermi dei televisori e sui cartelloni pubblicitari. Oggi la mancanza di leader coerenti, la carenza di valori ed il consumismo esasperato, come se non esistesse né passato, né futuro, ma solo un fugace presente sta portando ad idolatrare finti eroi ed a dare importanza più a realtà facili, veloci, virtuali anziché prediligere contatti e relazioni reali. Pertanto racconteremo questa situazione, usando le stesse “armi” usate dalla società dei consumi, al punto da rendere difficile la distinzione tra la provocazione pura e l’improvvisazione calcolata. Utilizzeremo tutto ciò che potrebbe diventare soggetto di un opera d’arte oppure oggetto di una performance artistica sfidando la forza del consumismo ed utilizzando “urban space”, come una cornice dalla quale è impossibile uscire. Sfrutteremo tutte le location a disposizione ed il pubblico presente con un chiaro intento ironico e provocatorio. L’obbiettivo sarà portare tutti gli “attori” del progetto/laboratorio, con la loro peculiare diversità ad entrare in contatto con lo spettatore producendo insieme “cultura” e questo “prodotto” come se fosse uscito da una fabbrica potrà essere toccato, respirato, visto, ascoltato, insomma consumato dagli “spettatori”.

ATTIVITÀ DIDATTICHE E LUDICHE
I partecipanti hanno usufruito di incontri settimanali calendarizzati all’interno degli orari dei propri centri e/o scuole di appartenenza. In base alle attitudini di ogni singolo partecipante, è stata data la possibilità di scegliere se partecipare come attore e/o danzatore (laboratorio teatrale), o se realizzare installazioni scenografiche (laboratorio manuale)

Le attività didattiche divise in
1) ludico/espressive (teatroterapia),
2) corporee (danzaterapia),
3) manuali (arteterapia),
4) laboratori video (documentario e back stage)

hanno portato alla realizzazione di 4 performance della durata di circa 5/10 minuti cadauna che saranno ripetute in loop ogni 20/30 minuti circa a partire dalle ore 15 alle ore 17 presso :

A. Piazza Santo Stefano…All’inizio c’era un filo rosso sospeso nello spazio e dimenticato nel tempo e sotto questo filo rosso, il caos. Ma ogni qualvolta, nel caos, riemergono tracce di memorie, ecco il filo rosso come materializzazione del contatto essenziale che torna a tessere nuove trame di vita.

B. Piazzetta della Lega…La vita di tutti i giorni ci impone tempo tecnologia ritmo cibo gioco passioni pubblicità azzardo. Elementi forti che ci costringono e ci rinchiudono nell’illusione di una vita migliore e se perdessimo anche solo per un attimo queste certezze…riusciremmo ad essere veramente liberi..?

C. Piazzetta San Giovannino Corso Roma…Quale e come raggiungere la consapevolezza di sé, come affrontare le scelte e le esperienze che ci portano ad affermare…questo sono io…e poi chi sono io..?Cosa voglio dire al mondo…e quanto quest’ultimo mi modella..?

D. Piazza della Libertà…Una sedia si trasforma oggetto di creatività diventando tutt’uno con il suo creatore, diventa stimolo motorio per la fantasia, diventa libertà di espressione non verbale. Immagini reinterpretate dagli artisti accompagnate da musica retrò per comunicare in modo diretto come la Pop Art.

per arrivare ad un gran finale che si terrà alle ore 17.30 presso Piazza Santo Stefano dove tutti i partecipanti faranno parte di un unica coreografia un unico flash mob
Non c’è arte senza coscienza di sè…This is me…https://youtu.be/7BZjdJMGCdI

IL PROSEGUO DEL PROGETTO
Conclusosi il primo step del progetto con l’evento di Sabato 01 giugno dopo la pausa estiva a Settembre riprenderanno gli appuntamenti presso i centri e le scuole interessate che porteranno alla realizzazione del secondo step ovvero saranno ripetute le performance sopra meglio descritte Sabato 05 ottobre presso il Complesso Monumentale di Santa Croce a Bosco Marengo (AL) sede scelta per l’evento nazionale di ABILITANDO 2019 ed infine per la realizzazione del terzo ed ultimo step Venerdì 20 dicembre presso il Teatro Ambra alle ore 19.30 dove sarete tutti invitati a vedere il Video Documentario che raccoglierà in un’unica ricostruzione digitale tutto il progetto nelle sue tre fasi.