“Confagricoltura e il mondo industriale condividono l’impegno per un modello di sviluppo fondato sull’integrazione delle filiere imprenditoriali e il rapporto con la ricerca scientifica”. Lo ha dichiarato il presidente della Confagricoltura Massimiliano Giansanti a Torino, al convegno “Ricerca e innovazione per le filiere funzionali e la salute” organizzato dall’associazione Agronetwork per consolidare la collaborazione su progetti operativi tra le imprese agricole, alimentari e la ricerca.
Agronetwork è l’associazione di imprese ed enti scientifici voluta da Confagricoltura, LUISS, e NOMISMA e presieduta da Luisa Todini.
Al Rettorato dell’Università di Torino, oggi si sono incontrati docenti e specialisti delle diverse discipline coinvolte dalla richiesta di prodotti salutistici e dall’evoluzione della nutraceutica per condividere il percorso che pone l’innovazione agroalimentare al centro dello sviluppo economico. Tra i presenti, il prof. Germano Paini in rappresentanza del Rettore dell’Ateneo torinese Gianmaria Ajani, e il prof. Remigio Berruto, coordinatore scientifico di Agronetwork.
Attualmente gli investimenti per l’innovazione dell’industria alimentare italiana ammontano a oltre 11 miliardi di Euro annui su 143 di fatturato, mentre 3,8 miliardi sono l’impegno del comparto agricolo che vale annualmente 47 miliardi di euro.
I rappresentanti di Confagricoltura, unitamente agli industriali e agli accademici, hanno auspicato che da queste premesse, iniziative come Agronetwork diano contributi importanti verso nuovi sviluppi di crescita delle eccellenze produttive italiane. “Il futuro dell’agroalimentare italiano è soprattutto creare valore aggiunto espresso dalla filiera – ha detto Giansanti – Dobbiamo saper interpretare le nuove dinamiche di consumo e, attraverso nuovi linguaggi, sfruttando il digitale, informare il consumatore finale spiegando il prodotto agricolo e ponendo al centro il tema della salute”.
“Agronetwork – ha aggiunto la presidente Todini – non nasce per fare rappresentanza, ma è un’agorà con industriali, agricoltori e scienziati per produrre analisi e proposte da affidare ai vari attori della filiera, a vantaggio di tutti. I ruoli di questi interlocutori sono autonomi, ma è prestando attenzione alle ricadute pratiche, anche di lungo periodo, che scienza ed economia possono crescere insieme producendo benessere per il cittadino consumatore”.
Anche il presidente di Confagricoltura Alessandria, Luca Brondelli di Brondello, era presente all’incontro.