A soli tre mesi dall’entrata in vigore dell’accordo di libero scambio UE-Giappone, Confagricoltura partecipa con il componente della giunta e il presidente di Confagricoltura Alessandria Luca Brondelli di Brondello alla missione diplomatica di alto livello organizzata a Tokyo dalla Commissione europea.
Il Commissario europeo per l’Agricoltura e lo Sviluppo rurale, Phil Hogan, ha invitato a partecipare alla missione i rappresentanti del mondo produttivo per facilitare la conoscenza e le opportunità di scambio tra imprenditori dell’Unione e quelli giapponesi.
Il programma prevede una serie di iniziative: networking event; seminari di sensibilizzazione a favore delle aziende europee per comprendere le caratteristiche del mercato giapponese, così come i gusti dei consumatori; visite nei supermercati ed eventi B2B con operatori giapponesi.
I rappresentanti delle aziende nazionali saranno inoltre ospiti dell’Ambasciata italiana a Tokyo per un evento organizzato in occasione della presenza del ministro delle Politiche agricole Gian Marco Centinaio, che partecipa alla ministeriale G20 Agricoltura di Niigata.
Il Commissario Hogan ha sempre sottolineato l’importanza di queste missioni diplomatiche che seguono la chiusura degli accordi commerciali. E quello con il Giappone lo è in maniera particolare. Il Paese è, infatti, il secondo partner commerciale della UE in Asia, dopo la Cina e per il l’Italia rappresenta il 17% delle esportazioni, con al vertice dei prodotti: tabacchi, vini, preparazioni a base di ortaggi.
“L’intesa con il Giappone – ha detto Luca Brondelli di Brondello – offre importanti opportunità di crescita per le esportazioni agroalimentari degli Stati membri, grazie alla soppressione dei dazi sull’85% dei prodotti destinati al mercato nipponico”.
Secondo le stime elaborate dalla Commissione, l’export di settore dell’Unione potrebbe addirittura raddoppiare rispetto all’attuale livello, che è di circa 6 miliardi di euro l’anno.
Confagricoltura ricorda i principali elementi dell’accordo UE–Giappone. Saranno eliminati i dazi sulle esportazioni di vino. Attualmente, si attestano attorno al 15% in media, con un esborso a carico degli operatori dell’Ue di oltre 130 milioni di euro. Anche per molti formaggi le vigenti tariffe doganali (nell’ordine del 30 per cento) saranno soppresse. Per alcuni formaggi freschi, tra i quali la mozzarella, è stata concordata una quota di esportazioni a dazio zero (il Giappone è il primo acquirente mondiale di formaggi).
E prevista l’esenzione tariffaria per le esportazioni dell’UE di carni suine trasformate. E i dazi saranno eliminati, sia pure progressivamente, su una serie di prodotti trasformati esportati dalla Ue sul mercato giapponese, tra i quali la pasta, le produzioni dell’industria dolciaria, i prodotti a base di pomodori.
Per quanto riguarda il capitolo delle indicazioni geografiche e di qualità, l’accordo di partenariato economico assicura la protezione sul mercato giapponese di 45 produzioni italiane, tra le quali quelle effettivamente presenti e affermate sul mercato nipponico. “Una cifra importante ma che dobbiamo aumentare, così come consentito dall’intesa” sottolinea Brondelli.