“Idetectivedellacittadella” è il nome che dieci studentesse del Liceo “Guido Parodi” di Acqui Terme hanno scelto e utilizzato nelle reti sociali per svolgere un’approfondita indagine sulla Cittadella di Alessandria nell’ambito del concorso-progetto “A scuola di OpenCoesione”.
Si tratta di una vera e propria sfida didattica e civica, tra 176 team di scuole italiane che hanno deciso di partecipare, di cui solo sei in Piemonte. Tra queste, nella provincia di Alessandria, figura soltanto il Liceo Parodi.
È un’iniziativa organizzata dal Dipartimento di Coesione della Presidenza del Consiglio dei Ministri, in collaborazione con MIUR e Commissione Europea, allo scopo di promuovere i principi di cittadinanza attiva tramite un’articolata attività di ricerca e monitoraggio sull’uso dei finanziamenti pubblici.
Compito degli studenti è guardarsi intorno con occhio attento ed iniziare a chiedersi: come vengono spesi i fondi pubblici sul nostro territorio? Che tipo di progetti vengono finanziati? Come le Autorità preposte agiscono davvero per migliorarlo? Le risposte a queste domande vanno ricercate partendo dall’analisi di informazioni e di dati in formato aperto pubblicati su OpenCoesione, portale pubblico che contiene i dati e le informazioni dei finanziamenti pubblici erogati sul territorio.
Dopo mesi di lavoro svolto spesso oltre l’orario scolastico, le ragazze del Parodi (Greta Bisio, Kiara Daja, Marta Mallarino, Azzurra Morando, Gaia Morando, Francesca Morena, Ester Motta, Aurora Ottazzi, Beatrice Pillone, Deborah Voglino), che si sono avvalse oltre che delle loro insegnanti di diritto le professoresse Monica Oreggia e Maria Sanseverino, dei consigli del giornalista Gualberto Ranieri, hanno ultimato il lavoro di monitoraggio civico sul progetto la “Cittadella militare di Alessandria – conservazione e valorizzazione”.
“Questo progetto, nonostante la sua difficoltà, ci è piaciuto molto,” dichiarano le ragazze del Parodi e aggiungono: “è stato molto interessante ed ‘illuminante’ sotto molti punti di vista. Abbiamo scoperto molti aspetti della società che non conoscevamo, oltre che diversi segreti ed aneddoti della Cittadella di Alessandria che non immaginavamo. Questo ci ha ispirato ed incoraggiato a proseguire in questo percorso”.