È stato illustrato personalmente dal Presidente Sergio Chiamparino e dall’Assessore Antonio Saitta il finanziamento di 3.490.000 euro stanziato per la realizzazione delle opere strutturali necessarie per le camere di degenza, per le palestre, e per l’acquisto delle attrezzature di quello che sarà un reparto di Recupero e Rieducazione Funzionale ad elevata componente tecnologica presso l’ospedale SS. Antonio e Margherita di Tortona.
Il progetto risponde al fabbisogno dei pazienti, del Distretto Novi – Tortona, con disabilità complesse, che richiedono una presa in carico continuativa diagnostico, terapeutica, assistenziale e riabilitativa.
I ricoveri avverranno prevalentemente in continuità con la dimissione dai reparti per acuti (come ortopedia, neurologia, rianimazione, medicina, cardiologia, pneumologia) e da reparti di terzo livello riabilitativo (in cui vengono curati in prima istanza pazienti con lesioni spinali o traumi cranio encefalici).
Per la presa in carico complessiva della persona ricoverata, la struttura sarà dotata di arredi e attrezzature per la terapia convenzionale (lettini, spalliere, macchine isotoniche, ecc.), ma anche di tecnologie avanzate (robotiche, antigravitarie, realtà virtuale) necessarie per il recupero del cammino, delle attività manuali e delle autonomie, sia per le attività di vita quotidiana sia per il reinserimento nell’ambito lavorativo.
Gli spazi saranno articolati in cinque aree operative:
Area diagnostica: comprensiva di analisi del cammino, della postura e dell’equilibrio, della forza e dei paramentri vitali durante l’esercizio
Area per la rieducazione: con robot dell’arto superiore (e della mano) e dell’arto inferiore (e del cammino);
Area antigravitaria: sistemi per la mobilizzazione degli arti inferiori abbinati alla verticalizzazione, treadmil antigravitari a pressione positiva e a sospensione, cicloergometri per gli arti superiori ed inferiori;
Area per la dimissione: con tecnologie tutorizzanti e antigravitarie;
Area per il trattamento della spasticità e del dolore: stimolazione elettrica transcranica, stimolazione elettrica funzionale, terapia con vibrazioni.
Gli ambienti saranno dotati di rete wifi per la gestione in telemetria delle attività, oltre che per la dematerializzazione della documentazione sanitaria.
Per quanto concerne le risorse umane, l’organico di questo reparto sarà formato da 4 fisiatri, oltre al personale infermieristico, i fisioterapisti, un terapista occupazionale e un logopedista.
L’attivazione dei 20 posti letto consentirà, a regime, un consistente recupero della mobilità passiva extraregionale del territorio distrettuale in ambito riabilitativo.
Per la popolazione tortonese inoltre significherà veder valorizzato il proprio Ospedale, oltre a poter fruire di prestazioni sanitarie riabilitative di alto livello qualitativo senza doversi allontanare dall’area di residenza.
Chiamparino e Saitta hanno risposto alle domande dei giornalisti in merito ai 20 posti letto di riabilitazione che verranno istituiti a Tortona, così come alle tempistiche di finanziamento del progetto, mentre il direttore Brambilla ne ha illustrato il percorso di attuazione.
Sin qui la cronaca dell’Asl.
Dopo le prese di posizione critiche della Lega con l’on. Boldi, e anche del sindaco Bardone (Pd), sono però ora anche i 5 Stelle ad attaccare.
Afferma una nota a firma del candidato alla Presidenza della Regione Bertola:
“Chiamparino e la sua Giunta hanno smantellano l’ospedale Sant’Antonio e Margherita di Tortona (AL), chiudendo i reparti di Neurologia, Urologia, Ginecologia, Ostetricia, Pediatria ed in ultimo Cardiologia, nonostante i grandi investimenti fatti anche con i soldi della Fondazione CRT di Tortona. Adesso, ad appena tre settimane dalle elezioni regionali, la Giunta regionale annuncia lo spostamento da Ovada del reparto di fisioterapia che non compensa in alcun modo quanto perso in questi anni. Una presa in giro nei confronti dei cittadini di Tortona e degli operatori sanitari che, tra grandi difficoltà, tengono in piedi quello che rimane di questo importante presidio sanitario.
Non bastano queste passerelle pre elettorali per far dimenticare lo scempio consumato su questo territorio. Questo ospedale è stato, di fatto, svuotato e privato di importanti servizi per la salute dei cittadini costretti a farsi curare in Lombardia e Liguria.
Nel corso della mattinata abbiamo fatto visita, oltre che all’ospedale di Tortona, anche a quello di Novi Ligure. Una realtà importante per i cittadini della provincia di Alessandria che deve fare i conti, ogni giorno, con la carenza di personale e l’assenza di un numero adeguato di figure specialistiche importanti (ematologi, pneumologi, ginecologi,pediatri ed anestesisti) anche a seguito dello spostamento di utenza da Tortona e Acqui Terme (ospedali entrambi declassati).
Con il Movimento 5 Stelle la sanità in Provincia di Alessandria #CambiaPasso. Vogliamo restituire a Tortona i servizi sottratti dalla Giunta Chiamparino e lavorare per aumentare il personale sanitario sull’intera provincia lavorando in stretta sinergia con il Ministero della Salute per rivedere le norme di formazione dei medici specializzandi”.