Cinghiali alle porte di Alessandria? Coldiretti avverte: “E’ emergenza, serve piano per la sicurezza”

L’escalation dei danni e degli incidenti procurata dall’incontrollata proliferazione degli animali selvatici è stata al centro dei lavori della Commissione Consiliare Sviluppo del Territorio convocata martedì in Comune ad Alessandria: un incontro che è stata l’occasione per rilanciare un confronto su caccia, agricoltura e tutela dell’ambiente.

Cinghiali alle porte della città e cresce il rischio per la sicurezza delle persone e conseguenze devastanti per le colture: “Purtroppo il nostro territorio non è immune e i danni procurati da cinghiali e fauna selvatica in generale sono all’ordine del giorno, per questo, è fondamentale che si renda operativo ciò che la Giunta regionale ha approvato recentemente, un provvedimento che dà il via alle norme per attivare interventi riguardanti la prevenzione ed il controllo dei cinghiali. – hanno affermato il Presidente e il Direttore di Coldiretti Alessandria Mauro Bianco e Roberto Rampazzo – La tutela dell’ambiente non deve farci dimenticare la sicurezza stradale per questo non devono più esserci impedimenti ad intervenire in modo concreto, senza intralci amministrativi”.

Emergenza ungulati: martedì mattina protesta silenziosdegli agricoltori in via Galimberti CorriereAl

Gli agricoltori segnalano continuamente, e da molto tempo, i danni subiti a causa della presenza incontrollata della fauna selvatica, che mette peraltro a rischio anche l’incolumità pubblica: “Noi agricoltori chiediamo, in sostanza, di fare il nostro mestiere liberati dalla calamità rappresentata da cinghiali, caprioli, daini e storni. – ha aggiunto il Presidente Bianco – L’agricoltura non deve essere più sacrificata sull’altare di una gestione faunistica approssimativa e inefficace. L’equazione più ungulati meno agricoltura continua a produrre risultati devastanti per il settore che, con l’avanzata della fauna selvatica, vede aumentare la moria di imprese e la scomparsa di realtà importanti per l’economia e il presidio del territorio”.

E’ fondamentale individuare nuove modalità di gestione delle procedure che un’impresa agricola è tenuta ad adottare per ottenere il riconoscimento e risarcimento dei danni subiti; anche in questo caso è essenziale una semplificazione.

“Basta a lentezze ed inefficienze – ha aggiunto il Direttore Rampazzo – a pagare tutto questo, anche in termini di redditività, sono i nostri imprenditori che continuano col loro lavoro a presidiare territori altrimenti disabitati convivendo con gli attacchi dei selvatici, sempre più all’ordine del giorno. L’obiettivo principale è quello di esporre la posizione e le richieste del settore, riguardo ad alcune tematiche che da anni interessano molto da vicino gli imprenditori agricoli. Il tutto per non far ricadere sulle aziende agricole queste problematiche, che oltre a gravare sui loro bilanci, generano anche costi notevoli per la pubblica amministrazione”.