No alla Patrimoniale, sostegno alle imprese, riduzione delle tasse sui redditi da lavoro, Tav e Terzo Valico, strategie di sviluppo per il Piemonte e per il paese sono stati al centro dell’incontro di venerdì pomeriggio in Confapi ad Alessandria, dove numerosi imprenditori, giunti dalla provincia ma anche dal resto del Piemonte, si sono confrontati con Riccardo Molinari, capogruppo della Lega alla Camera, e figura politica di primissimo piano a livello nazionale. Aspetto peraltro più volte sottolineato dagli intervenuti: “finalmente possiamo confrontarci con qualcuno che ha voce in capitolo, e può portare la voce del nostro territorio ai tavoli dove si decide davvero”.
“Siamo grati all’On. Molinari per aver rispettato l’impegno di tornare a confrontarsi con noi, in caso di vittoria alle elezioni svoltesi nel marzo di un anno fa”, ha dichiarato il Presidente di Confapi Antonino Giustiniani, aprendo l’incontro. Con lui al tavolo di presidenza anche il Cavalier Filiberto Martinetto, Presidente di Confapi Piemonte e Danilo Rapetti, nel ruolo di imprenditore, politico ed ex amministratore pubblico.
In sala erano presenti il Sindaco di Alessandria Gianfranco Cuttica di Revigliasco, numerosi giornalisti ed un nutrito numero di imprenditori appartenenti all’associazione.
Dopo i saluti di rito è iniziato il confronto, durante il quale il parlamentare si è sottoposto con grande disponibilità ai quesiti che gli sono stati rivolti,rispondendo sempre con chiarezza. Molinari ha così confermato l’impegno verso il suo territorio, senza eludere la franchezza nel doversi confrontare quotidianamente con gli alleati “pentastellati” che hanno visioni di sviluppo e priorità diverse.
“Essere al governo con gli esponenti dei 5 stelle ci obbliga al rispetto anche delle loro istanze, visto che sono espressione del 32 per cento degli elettori. Ma questo non significa che siamo supinamente disposti ad accettare ogni loro proposta e ricordo che, ad esempio sul discorso del Tav, se non ci fossimo stati noi, il progetto sarebbe stato abolito. Abbiamo, in questi pochi mesi di governo, portato avanti i nostri piani per il sostegno alle Piccole e Medie Imprese, incominciando a dare progressione alla flat-tax, abbiamo ridotto l’Ires e aumentato il super ammortamento per le Piccole aziende, nel piano Industria 4.0.”
Molinari, poi, ha sottolineato come il rapporto con il suo territorio non sia stato dimenticato, perchè la Provincia di Alessandria è al secondo posto, dopo Treviso, per entità di trasferimenti governativi all’interno della Finanziaria, e più in generale il territorio alessandrino è al centro di una serie di progetti di sviluppo economico, fortemente legati al tema del Terzo Valico, della logistica, dei rapporti con la vicina Liguria.
“Infatti, grazie al decreto Genova siamo riusciti a mettere in risalto l’importanza del ruolo di Alessandria come scalo logistico del retroporto di Genova, finanziando i primi 2 milioni di euro e sarà il Sindaco del capoluogo ligure Bucci, Commissario delegato, ad occuparsi dell’attuazione del progetto”.
Alla domanda del Presidente di Confapi Giustiniani su cosa ci si deve aspettare dal Governo per il 2020, vista la necessità di reperire più di 40 miliardi per affrontare la prossima manovra economica, l’esponente della Lega è stato molto chiaro, dichiarando che “la patrimoniale non è assolutamente all’ordine del giorno e la sterilizzazione delle clausole di salvaguardia relative all’aumento dell’IVA proseguirà. Siamo impegnati per recuperare le risorse necessarie e, se sarà necessario, potremo anche ritoccare in aumento qualche decimale del deficit”.
Molinari ha poi risposto a Martinetto, Presidente regionale Confapi, che ha chiesto una rimodulazione dell’IMU per le aziende in base a fatturati e ricavi e non solo sulla metratura delle stesse, dichiarando che “la proposta è interessante e mi impegno a sottoporla ai nostri esperti. Voglio ricordare, comunque, che un segnale abbiamo cercato di darlo, raddoppiando la deducibilità dei capannoni e dei beni immobili strumentali”. Il confronto, durato quasi due ore, si è concluso con la domanda relativa alla durata del Governo.
“Questo non è facile da ipotizzare oggi- ha concluso Molinari –. La nostra intenzione è quella di proseguire per i quattro anni che ci restano, ma saranno le elezioni europee di maggio che determineranno i rapporti di forza fra noi e il Movimento 5 stelle. Vedremo come gli italiani si esprimeranno e di conseguenza si farà una franca riflessione con i nostri partner.”