di Pier Carlo Lava
Si può parzialmente capire che ci siano delle difficoltà per risolvere i problemi più importanti e costosi come la velocità pericolosa e il rifacimento del marciapiede, ma non per quanto riguarda quelli relativi alla sostituzione di piante e panchine.
I problemi in questione sono stati verificati circa un anno fa in zona dall’Assessore Piervittorio Ciccaglioni che pur non avendo la delega in materia, secondo quanto promesso li avrebbe segnalati al collega di competenza Giovanni Barosini lavori pubblici e verde urbano, questo avveniva un anno fa ma purtroppo ad oggi nulla è stato fatto dato che nemmeno un problema è stato risolto.
Alessandria: Una città che voglia definirsi civile per quanto concerne la circolazione stradale tutela le fasce di utenti più deboli della strada e cioè i pedoni e i ciclisti.
Automobilisti incivili parcheggiano l’auto in modo irregolare ovunque, sulle piste ciclabili, sulle strisce, in doppia fila e sui marciapiedi, rendendo in questo ultimo caso la vita difficile ai pedoni, in particolare ai disabili e alla mamme che portano a passeggio i bambini sul passeggino, costringendoli nella migliore delle ipotesi a transitare sulla strada e rischiare di essere travolti da un automobilista disattento.
Conseguentemente il problema riguarda anche i ciclisti che sovente si trovano costretti a fare lo slalom fra i tanti ostacoli che trovano sul loro percorso in città.
Questi ultimi inoltre si trovano inoltre a dovere fare i conti con le piste ciclabili inesistenti in aree della città dove servirebbero, quelle interrotte e quelle altamente dissestate.
Come il caso della pista ciclabile di via Moccagatta che più volte è stata segnalata alle ultime amministrazioni ma sinora senza alcun esito.
Una pista ciclabile pericolosa che viene percorsa da pochi temerari mentre la maggioranza dei ciclisti transita sul marciapiede rischiando di investire pedoni, oppure sulla strada rischiando di essere investiti dalle auto che nella strada in questione, alla faccia del limite di 50km ora, viaggiano a 80 – 100 km ora e oltre e ovviamente senza alcun controllo da chi è preposto.
Le auto in questione al termine di via Moccagatta non si fermano allo stop e proseguono in via Don Giovine, zona 30 km, a velocità elevata in un tratto in curva dove la visuale è ridotta a 20 – 30 metri, mettendo ogni giorno a rischio la vita di pedoni e ciclisti ma anche le stesse auto parcheggiate sui due lati della strada che partendo possono essere coinvolte in incidenti.
Stessa situazione insoluta per altri problemi esistenti nel villaggio Borsalino, come ad esempio il marciapiede a montagne russe di via Piacentini con alcune panchine a pezzi e le panchine rotte, le piante morte e le panchine rotte nel parco giochi di via Don Giovine, l’intersezione di via Don Giovine con via Piacentini con ridotta visibilità, dove forse basterebbe collocare un specchio bifacciale sull’aiuola per ridurre il rischio di incidenti che in passato sono già stati numerosi e uno dei quali grave, il cedimento dell’asfalto in via Moccagatta nel tratto antistante la pizzeria e la mancanza di strisce pedonali che potrebbero contribuire a rallentare la velocità pericolosa delle auto.
Noi continuiamo a scrivere ma dopo anni stiamo perdendo le speranze e siamo costretti a renderci conto che diversamente da altri quartieri della città più popolosi e con un peso elettorale e/o di immagine ben diversi, la zona del villaggio Borsalino e i relativi residenti è considerata di serie B.