Letture in Biblioteca: giovedì Libera Mente propone La Violinista di Piero Milanese

Giovedì 28 marzo 2019 alle ore 17,00 nuovo appuntamento del progetto “Letture in Biblioteca “con un libro ambientato nel periodo della seconda guerra mondiale scritto da Piero Milanese dal titolo “La Violinista”, alla Sala Bobbio della Biblioteca Civica “Francesca Calvo” di Alessandria in piazza Vittorio Veneto, 1.

Fabrizio Priano, presidente di Libera Mente, commenta “È la terza conferenza organizzata per parlare della storia del “Secolo Breve” così come è stato definito il XX secolo dallo storico inglese Eric Hobsbawm. Piero Milanese racconta una storia d’amore in un momento difficile dove I sentimenti di passione e di desiderio vengono esasperati dalla paura e dalla morte”

Interviene il Prof. Pier Luigi Cavalchini.
Letture di Lia Tommi e Cristina Saracano.
Di seguito breve biografia dello scrittore, trama e copertina del libro presentato.

“La violinista”

Conclusa la trilogia sugli anni ‘60’70, l’autore prosegue la riflessione sul Novecento spostando l’attenzione su uno dei periodi più drammatici del nostro recente passato, la Guerra di Liberazione o Resistenza, da lui ritenuto evento formativo fondamentale, pur se non direttamente vissuto, per quelli della sua generazione.
L’esperienza delle Repubbliche Partigiane sorte nell’Italia del Nord durante l’estateautunno del 1944, da cui il libro trae spunto, suscitò speranze (e illusioni) per una fine del conflitto ritenuta prossima tanto dai combattenti delle montagne quanto dalla popolazione stremata da quattro lunghi anni di guerra.
Nell’Ossola appena liberata, Nevio, un partigiano ferito, viene lasciato dai compagni alle cure delle suore di un piccolo borgo sui monti dell’alto Verbano. Alle religiose e al medico del paese, il ragazzo racconta le proprie vicissitudini di combattente. A loro confida inoltre la pena dovuta al mancato incontro con Orsola, una musicista cannobiese di cui è innamorato, non più rivista dall’estate ’43 a seguito dei tragici fatti avvenuti in quei mesi (caduta di Mussolini e armistizio dell’8 settembre). Sullo sfondo delle gloriose giornate della Repubblica Partigiana dell’Ossola, Nevio potrà poi ritrovare la ragazza, e rivivere con lei il tenero rapporto di due adolescenti maturati in fretta grazie alle terribili esperienze della guerra.
Nel romanzo scritto in sintonia con avvenimenti storici realmente accaduti, i personaggi della trama hanno perciò modo di rapportarsi e interagire anche con i reali protagonisti di quelle vicende.
Il libro evidenzia inoltre l’apporto di solidarietà e aiuto forniti alla causa dei combattenti dalla cosiddetta Resistenza disarmata, quell’insieme di migliaia di persone inermi (operai, contadini, donne, vecchi, bambini, preti e suore) la cui collaborazione risultò fondamentale per lo sviluppo e il successo della lotta di liberazione.

Un romanzo di amore e di guerra ambientato nella Valle d’Ossola nell’autunno nel 1944, quando quel lembo di terra tra Piemonte e Svizzera divenne il primo territorio libero governato dagli insorti. La violinista è una storia, appunto, anche d’amore. Un partigiano ha una relazione, seria, con una giovane musicista proveniente da una famiglia “fascista”. Il pubblico e il privato si intrecciano dando vita ad una vicenda che mescola la grande Storia con la piccola realtà quotidiana. La passione, il desiderio, la paura, la morte.

Biografia di Piero Milanese

Piero Milanese nasce ad Alessandria nel 1947. Lavora come tecnico elettronico in aziende del Gruppo FIAT su sistemi di automazione varia e componentistica per auto. Da sempre appassionato di letteratura, nel 1975 pubblica il romanzo «Il posto alla FIAT». Nel 1998 pubblica la raccolta di poesie dialettali «El cór an Piasa» (Il cuore in Piazza) cui seguono i premi letterari «Cesare Pavese» al Grinzane Cavour nel
2000, e due «Guido Gozzano» a Terzo d’Acqui nel 2001 e nel 2016, per altre sue raccolte inedite di versi. Nel 2012 collabora con l’Istituto per la Storia della Resistenza di Alessandria alla stesura dell’antologia «El lén-ni an Tani» (Le lune in Tanaro) del poeta Giovanni Rapetti. Altri suoi saggi sull’opera di questo poeta compaiono ne «Il canto di Orfeo» (Atti del convegno internazionale di Rocca Grimalda, 2012), e nel volume «Fame e abbondanza» (2017) patrocinato dall’IRCrES-CNR e dalla CRT.
Nel 2013 torna al romanzo con «Parola sospesa» cui seguono nel 2014 «Amamialfredo», nel 2015 «La scappatella», e nel 2016 «La violinista – Amore e guerra nella Repubblica Partigiana dell’Ossola», tutti pubblicati dalle edizioni «Araba Fenice» di Cuneo.
Pensionato dal 2002, vive con la moglie a Fubine, nel Monferrato alessandrino.